martedì 24 aprile 2012

Tavola verde in primavera

Aprile è il mese in cui iniziano timidamente a spuntare sui banchi del mercato le prime, timide fragole.


Dopo mesi di arance, mele e pere, è una gioia per gli occhi e i succhi gastrici vedere quel rosso sgargiante pieno di gustose promesse.


In attesa però di arrivare a godere appieno dei frutti primaverili/estivi, possiamo buttarci a capofitto nelle tantissime varietà di verde che la tavola di aprile ci offre:



  • fave, gustosi e salutari legumi freschi ricchi di vitamine del gruppo B, ferro fibre e proteine vegetali

  • agretti o barba dei frati, ortaggio dal gusto particolare e ricco non molto usato nelle nostre cucine ma ricchi di sali minerali e di sostanze depuranti

  • cicorie di campo e coltivate, ricchissime in minerali e con spiccata azione depurante sul fegato. A tale proposito, è bene ricordarci che tutte le verdure amare sono dei veri e propri toccasana per il fegato.

  • cipolle e agli freschi, dei quali consumare anche parte dei fusti in minestre per donare un sapore più delicato

  • piselli, altra fonte di proteine vegetali abbinate a minerali e fibre

  • rucola, delizioso tocco aromatico per ogni insalata e con proprietà altamente digestive, e fornita di magnesio e potassio

  • malva, tarassaco, bardana. Emollienti, rimineralizzanti e disintossicanti erbe spontanee che possono essere mangiate in tutti i pasti.

  • asparagi, gustosi e ricchi di sali minerali sebbene forse sopravvalutati


La tavola di primavera sembra proprio essere fatta per pulire i nostri organismi e prepararli al gran caldo dei mesi estivi: con la varietà di prodotti della terra ricchi di minerali e vitamine avremo modo di affrontare in piena salute e "ripuliti dall'interno" la stagione.


Inoltre, data la versatilità di questi ortaggi, potremmo mangiare ogni giorno combinarli in minestre, zuppe, primi piatti, secondi e contorni gustosi e più che salutari.


Cosa aspettiamo quindi a imbandire le nostre tavole con queste delizie?


Bon appetit!



mercoledì 18 aprile 2012

Secondo Giveaway di primavera!

Aggiornamento del 2 maggio:


le estrazioni sono state fatte e ai vincitori è stata inviata una email. Per chi non avesse vinto, rimanete sintonizzati, nuovi Giveaway vi aspettano!!!


I vincitori del Giveaway  sono:
Francesca S.
Autilia D.
Alessandra B.
Brigida A.
M.d.R

Grazie a tutte e tutti coloro che hanno partecipato!


 


 


 


Ed eccoci arrivati al secondo Giveaway di primavera.


Questa volta, in palio ci saranno 5 vasetti da 30 ml di crema personalizzata con oli essenziali e fiori di bach per i piccoli problemi della pelle quali punture d'insetto, piccoli eritemi, scottature.


A seconda della vostra necessità, personalizzeremo la crema con gli ingredienti più appropriati.


La crema usata come base sarà il fluido idratante della BioEarth, completamente ecobiologico.


Per partecipare, inviate una email a


giveaway.biosipuo@yahoo.it


entro e non oltre il 30 aprile con oggetto "Secondo Giveaway di primavera".


Dopo tale data, verranno estratti a sorte 5 nominativi ai quali verrà inviato l'omaggio.


Attenzione:


Non inserite i vostri dati, quelli verranno chiesti solo se sarete estratti!

Saranno accettate solo le adesioni che arriveranno al suddetto indirizzo email.


Buon Giveaway!!!


martedì 17 aprile 2012

Massaggio tradizionale Thailandese (NUAD BORAN THAI)

Oggi, grazie all'articolo scritto dal mio amico Max, vorrei farvi conoscere il Massaggio tradizionale Thailandese. Buona lettura e buon massaggio!!!


Ogni giorno Viviamo la vita attraverso la percezione della nostra mente, delle nostre emozioni e
del nostro corpo. Questo negli anni si è sviluppato per funzionare in un certo modo di optimum: lo
Stato Naturale.
Le restrizioni, le pressioni e le tensioni della vita quotidiana ci rendono incapaci di rimanere in questo Stato.
La paura, l’inquietitudine, le emozioni negative, la mancanza di una propria educazione,
le cattive abitudini, la postura errata nel lavoro, la respirazione non corretta, la disidratazione, indeboliscono gradualmente i nostri corpi e la nostra mente, causando l’accumulo di tossine, la degenerazione del tessuto connettivo, l’ossigenazione insufficiente dei muscoli, un uso eccessivo o un uso limitato di certi muscoli.
Tutto questo ci conduce verso problematiche fisiche e/o mentali, e/o emotive, ed infine puo’ arrivare a provocare la malattia.
“ I ricercatori valutano che alla fine l’80% di tute le malattia e causato dallo stress”!!!
Nuad Thai, il Massaggio Thai Yoga Tradizionale è un antico metodo utilizzato come
terapia per riprestinare le funzioni vitali del corpo.
Il Nuad Thai lavora allentando la miofascia, il tessuto connettivo, le fibre muscolari, sblocca l’energia,
stimola il movimento del sangue ed il liquido linfatico.
Il periodo del trattamento crea inoltre una pausa nella vita quotidiana consentendo al corpo-mente di rilassarsi profondamente, stimolando la produzione di benefici ormoni (i peptides), i quali riparano ogni giorno il danno da logorio.
Il corpo viene così stimolato e armonizzato verso il suo Stato Naturale, lasciando una sensazione di leggerezza, libertà, serenità.
Con la combinazione dei consigli sulla postura, sulla respirazione e sulle abitudini mentali, il Nuad Thai può essere un valido aiuto contro lo stress, il dolore muscolare, la rigidità, la fiacchezza, la tensione, la depressione.
Il Massaggio Thai non è una cura, solamente il corpo si cura; il Massaggio Thai rilassa il corpo permettendogli di autocurarsi.
Il Nuad Thai si integra bene con il movimento; aiuta infatti a migliorare le prestazione nello Yoga, nel ballo, nelle arti marziali e in tutti i tipi di sport in generale.


 


Thai massage

sabato 14 aprile 2012

Less is more step 11: pranzo al sacco!

Chiunque di noi sia costretto a trattenersi fuori di casa durante la pausa pranzo, sa benissimo che questa pausa di un'ora può trasformarsi in una costosa e poco sana esperienza alimentare.


Ormai lo sappiamo tutti: con i costi sociali che questo governo carica sempre di più sulle nostre spalle, volenti o nolenti dobbiamo risparmiare sul superfluo. Tolta quella della benzina utilizzata anche per andare in bagno,  quale spesa risulterebbe più superflua del pasto consumato quotidianamente fuori casa?


Facciamo un rapido calcolo: mangiare un panino al bar (la cosa meno costosa) più un'acqua o una bibita non costa meno di 3,5 euro che moltiplicati per 20 giorni lavorativi fanno 70 euro. Un pasto caldo composto da una sola pietanza, ci viene a costare intorno ai 5 euro minimo, per un totale di 100 euro al mese. Un pasto con due "portate", circa 8 euro (160 euro al mese). Il tutto, e per i fortunati che hanno un lavoro fisso e regolare per circa 11 mesi l'anno, equivale ad una spesa che va dai 770 ai 1760 euro all'anno. Vale a dire una cifra che equivale ad almeno una mensilità di stipendio.


Se ci aggiungiamo quei due euro almeno di caffè vari, lascio a voi l'onore di fare i conti...


Quando scrivo o parlo di decrescita, c'è sempre l'economista di turno che ribatte su quanto sia indispensabile consumare e spendere per mantenere questo sistema in piedi: configurando scenari apocalittici, il signor qualcuno cerca di convincerti che se i negozi chiudono e le aziende falliscono, è colpa delle tue scelte di consumar poco. Dimentica, questa gente fortunata che può permettersi di parlarci di consumi in virtù del fatto che ha risparmi ed entrate fisse ogni trenta giorni, che molte persone ormai sono oltre la canna del gas, che molte famiglie vivono in strada, e che il sistema economico che si sta cercando di tenere in piedi è la causa primaria di cotanta miseria umana.


La nostra società, in tempi di vacche grasse, ha creato una catena infinita di intermediazioni tra le materie prime e i prodotti finiti, e tra i prodotti finiti e gli utenti finali. In una sorta di struttura piramidale ancora più subdola delle famigerate aziende quali Herba.laif (ho storpiato il nome appositamente),  i prezzi sono lievitati all'infinito  per il consumatore, e scesi ben oltre la soglia della fame per i fornitori di materie prime (leggi questo: http://biosipuo.myblog.it/archive/2012/03/07/i-costi-sociali-dell-aranciata.html )


Abbiamo poi creato un miliardo di strutture per supportare i servizi: in poche parole, non per creare o produrre ma per smuovere l'aria fritta. 


Certo,  il bar o tavola calda che dir si voglia potrebbe entrare a fatica in questo ragionamento, se si pensa che le prime trattorie veloci per viandanti o lavoratori affamati sono sorte nell'antica Cina qualche millennio fa.


Ma adesso non sono più la stessa cosa... Alzi la mano chi riesce a mangiare ad un prezzo accettabile un pasto preparato con materie prime di qualità e con ingredienti freschi. Come dite, non potete saperlo perchè i ristoratori non pubblicizzano queste cose?


Mangiare fuori di casa significa mettere nelle mani di qualcun altro la nostra carica di energia, il nostro apparato digerente e per molti versi la nostra salute. Delegare a terzi la scelta del nostro cibo dovrebbe essere, come sempre, un atto di estrema consapevolezza: troppo spesso però ci avventiamo sulla sbobba che ci propinano affamati e desiderosi di finire in fretta per tornare ai nostri lavori.


E così, ci capita abbastanza di frequente di avvertire gonfiori, sonnolenze, e tanti fastidi di vario genere.


Come potremmo salvare capra (i nostri portafogli) e cavoli (i nostri stomaci)? Molto semplice, seguendo l'esempio dei nostri nonni.


Portarsi il pranzo da casa non è più un comportamento socialmente disdicevole, e oltre a risparmiare più del 50% di quanto spendiamo per mangiare fuori abbiamo la possibilità di variare la nostra alimentazione e scegliere quei prodotti freschi che ci daranno realmente energia. Il pranzo al sacco inoltre è un ottimo modo di riciclare gli avanzi della cena e risparmiare ulteriormente, e ci offre anche la possibilità di condividere le nostre creazioni con i colleghi. Basta veramente poco per organizzarsi e fare di questa virtuosa pratica un'abitudine che non pesa: possiamo preparare il nostro pranzo "cotto" mentre prepariamo la cena serale, oppure preparare un panino con verdure, patè freschi e qualche germoglio, o prepare una bella busta di frutta e verdure sbucciate  mentre siamo in attesa che si liberi il bagno.


Preparare il pranzo al sacco è semplicemente questione di abitudine, e se ci inventiamo una scusa nuova ogni giorno per evitarla, allora ci meritiamo di vedere i nostri portafogli sgonfi e le pance gonfie.


Prepararsi il pranzo ci da anche l'opportunità di variare ogni giorno la nostra alimentazione, evitando di incorrere in intolleranze dovute all'abuso delle solite quattro cose ingurgitate quotidianamente e fornendo una gamma completa di micro e macro nutrienti.


Per chi volesse osare, potrebbe anche portare un piccolo thermos dove mettere il caffè o l'orzo, da consumare con calma e senza spendere 90 centesimi ogni volta che si vuole fare una pausa.


Basta solo cominciare, magari già lunedì si potrebbe sperimentare, che ne dite?