Mai come in questa "era" è fondamentale essere consapevoli, di chi siamo e delle scelte che ogni giorno compiamo.
Consapevolezza significa pensare con la propria testa, analizzare le svariate fonti da cui provengono le informazioni e districarsi tra i tanti inganni che ogni giorno ci propinano/propongono. Significa poter leggere un libro, un testo, una frase, e avere le armi per capire o sentire se quello che abbiamo davanti agli occhi sia accettabile e veritiero.
Consapevolezza significa assumersi la piena responsabilità delle nostre scelte e azioni, perchè le facciamo essendo ben coscienti di ciò che andiamo a compiere. Una scelta consapevole può anche non essere etica, ma se è fatta con cognizione di causa e non lede il prossimo, va accettata come espressione della piena volontà di chi la compie.
Essere consapevoli significa essere liberi di vivere la propria vita e di fare le nostre scelte in totale libertà, senza condizionamenti esterni e senza subire acriticamente le decisioni altrui.
Ma vediamo in pratica l'uso della consapevolezza:
- Sapere cosa mangiamo è diventato fondamentale. Bisogna conoscere quindi cosa significano tutti quelle decine di nomi e numerelli in modo da capire che la maggior parte di loro è un derivato del petrolio. Se foste consapevoli di ingerire petrolio insieme al cibo, lo mangereste ancora? Sapere che un prodotto confezionato, preparato mesi fa e pieno di grassi, oli, coloranti letali non ha praticamente alcun valore nutritivo, potrebbe indurci ad optare per cibi freschi da preparare con le nostre mani.
- Sapere che i prodotti cosmetici che usiamo inquinano le falde acquifere, uccidono animali (sia per i test che per dispersione nell'ecosistema) e danneggiano anche la nostra salute, potrebbe farci cambiare idea sull'opportunità di usarli ancora
- Essere coscienti delle principali funzioni fisiologiche del nostro corpo, conoscere profondamente il nostro corpo e il significato dei segnali che le malattie mandano, potrebbe cambiare il nostro status di sudditanza psicologica nei confronti dei medici e iniziare con loro un rapporto costruttivo, fatto di consigli e non solo di pillole. Nessuno meglio di noi è deputato alla conoscenza della propria persona e delle relative percezioni, sensazioni, malattie; perchè non iniziare a rendercene conto e smettere di delegare la gestione della nostra salute a gente che vediamo poche volte l'anno? Se sapeste che i vaccini per l'influenza in realtà fanno più bene che male e che non vi esenteranno dal solito febbrone stagionale, continuereste a prenderli?
- Se foste un lavoratore sottopagato e sfruttato di una qualsiasi catena di produzion/distribuzione, comprereste dal vostro datore di lavoro? Se i vostri figli subissero questi trattamenti, comprereste dai loro datori di lavoro? Anche sapere in che modo i prodotti che giungono a noi sono ottenuti, è segno di consapevolezza. Le nostre scelte potrebbero cambiare drasticamente.
- L'economia va a rotoli, la crisi è nera, i suggerimenti degli esperti continuano a parlare di PIL e di aumento dei consumi. Ma se qualcuno ci dicesse che il PIL aumenta ogni qual volta muore una persona (lavoro per le pompe funebri) o c'è un grosso incidente in autostrada o una calamità naturale, saremmo ancora attaccati a questa fonte di iattura? Perchè tante persone sono preoccupate delle scelte etiche e di decrescita di pochi poveri "pazzi", sostenendo che decrescendo chiuderebbero tante fabbriche, aziende, con conseguenze nefaste per il lavoro di decine di migliaia di persone? Vorrei raccontare a queste persone che in questo momento ci sono ben pochi individui che stanno seguendo i consigli di Serge Latouche, eppure Fiat mette in cassa integrazione 48000 dipendenti, Telecom ha esuberi a non finire, Alitalia ormai ci ha lasciati. Per non parlare poi di tutte le piccole realtà locali... Ecco, alla luce di quesi fatti evidenti, possiamo scegliere di continuare a farci prendere in giro oppure di essere consapevoli che una serie di alternative esiste.
Sono tanti gli esempi che si potrebbero fare, infiniti direi. Come sempre, basta iniziare dalle piccole cose e iniziare a prendere coscienza di noi e delle nostre azioni. Per il 2009 il blog e noi insieme cercheremo di lavorare in questa direzione.
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