Mi sono iscritta in palestra, una bellissima struttura ottimamente attrezzata e con una fantastica, enorme vetrata che dà su un panorama magnifico. Non ce ne sono molte di palestre "alla luce del sole", spesso sono dei sotterranei riccamente attrezzati ma stai pur sempre sottoterra.
Questa no, è bellissimo arrivare a qualsiasi ora del giorno e trovare una diversa sfumatura di luce, fare ginnastica con le finestre aperte invece della solita, stantìa aria condizionata.
Ed è forse perchè mi ritrovo a camminare sul mio tapis roulant e guardare i monti in lontananza, che la mia mente riesce a fare tante considerazioni... che non sono una novità assoluta per il genere umano ma frutto per me di lunghe meditazioni camminate e rivelazioni inaspettate.
Una delle prime cose che sono riuscita ad elaborare chiaramente è qualcosa che strabilierà il genere umano: abbiamo centinaia di muscoli e un paio di centinaia di ossa, tutti specializzati per farci fare una vasta e ampia gamma di
movimenti. Si, siamo stati "progettati" per muoverci per la maggior parte del nostro tempo di veglia (ma anche di sonno). Curioso, vero?
Ma questo, qualcuno mi dirà, lo sanno anche i ragazzi di 11 anni. E' vero, però quanti di noi riescono in una giornata o una settimana lavorativa a muovere per la maggior parte del tempo di veglia tutte le ossa e i muscoli ad esse collegate?
Se la nostra giornata tipo è costituita da attività sedentarie o in piedi tipo bar/cassa/negozio, bene che ci va avremo usato alla fine della settimana un 40% del nostro intero apparato muscoloscheletrico. E il resto? Il resto si contrae, contorce, atrofizza, acciacca, soffre abbandonato.
Allora, dopo almeno dieci ore trascorse lontano da casa, per sopperire alla mancanza corriamo in palestra: cerchiamo in quell'ora/due tre volte a settimana di recuperare una parte del movimento perduto e quantomeno di tenere in allenamento il nostro corpo. Certo, meglio di niente è, ma se ogni minimo pezzo della nostra muscolatura è fatta per muoversi nell'arco di 18 ore, quanto può fare l'esercizio?
I risultati ci sono, è ovvio e ognuno di noi l'ha sperimentato su sè stesso: palestra o sport o attività all'aria aperta ci forniscono una serie infinita di benefici psicofisici.
Ma il controsenso è che noi lavoriamo almeno otto ore al giorno, inchiodati nelle nostre postazioni per guadagnare del denaro che poi in parte dovrà essere speso per passare ulteriore tempo fuori di casa a muoverci. Il danno che il nostro lavoro ci arreca deve essere riparato di tasca nostra con il nostro tempo e denaro.
Se non fosse un'idea troppo assurda, si potrebbe pensare di ridurre a tutti i lavoratori l'orario di lavoro (compreso lo stipendio) delle ore necessarie a far sì che tutti camminino per gli ormai arcinoti 10.000 passi al giorno (circa 8 km), che a detta di parecchi studi sono il minimo sindacale di attività da fare per mantenerci davvero in salute.
il contesto sociale e culturale purtroppo non ci aiutano, e quindi continueremo ad accontentarci di camminare su un macchinario attaccato a una presa di corrente (e quindi ecologicamente poco sostenibile, a meno che qualcuno non si decida a sfruttare i watt prodotti con il nostro sudore convogliandoli in appositi accumulatori) e, se proprio ci dice male, a percorrere i nostri "finti 8 chilometri" davanti a un muro bianco. O alla De Filippi che ci presenta i suoi amichetti.
Non vorrei neanche sottolineare ma sono costretta che camminare all'aperto sarebbe la cosa migliore da fare, e anche la più economica.
Ma dov'è il marketing?
In generale, quando si parla di benessere o di salute/bellezza del corpo, entrano in azione i professionisti del campo. Lasciando perdere i parrucchieri e i truccatori (che ho lasciato così e che ritrovo con appellativi tipo Hair Stylist e Makeup artist maddechè?), la categoria più insidiosa per il nostro amor proprio e la nostra autostima sono le estetiste. O meglio, i centri estetici rampanti piuttosto che in franchising.
Ci tengo a specificare che la mia estetista e tantissime altre sono persone assolutamente degne di fiducia e discrete, nonchè indispensabili per la nostra bellezza e il nostro benessere, ma i Rampanti Franchisee, che hanno studiato Marketing al prestigioso Centro Anziani di Vattelapescamarittima, no.
Se hai la malaugurata sorte di capitare in mano a uno di questi foschi figuri, entri che sei una persona sorridente e con tutto sommato una buona considerazione di te stessa, ed esci con due occhi tristi da far concorrenza a Calimero.
Il check up gratuito di solito è la fine, di sicuro troveranno in te delle magagne che con soli 500 euro (almeno per la prima tranche) riusciranno (loro) a risolverti... Iniziano a dire che hai problemi di ritenzione, e allora devi fare il trattamento A, poi c'è del rilassamento, e via con il trattamento B, poi hanno forse visto una ruga (e ci credo, magari hai 60 anni) che sicuramente il trattamento C cancellerà in eterno. E così via fino ad arrivare alla Z e tornare indietro fino alla A. Così tu, che eri entrata/o magari solo per aggiustare le sopracciglia, ti ritrovi a considerare il tuo corpo come un cumulo di macerie, e inizi pure a dubitare del tuo senso del bello, del tuo metro di giudizio e a farti un milione di pare mentali, perchè in fondo a te pareva proprio di essere ancora un bel bocconcino.
Il marketing de noantri mercifica il corpo nella maniera più bieca, meno preventiva e salutare che io possa conoscere, e a nulla vale dire ai Fenomeni che stai facendo palestra (il cui abbonamento annuale costa infinitamente meno di un pacchetto), che stai seguendo una dieta o percorso disintossicante: senza l'aiuto dei Rampanti non ce la potrai mai fare.
Ebbene, tutti sappiamo che non è così, e che l'unico modo di stare in forma, a parte camminare come i criceti sulla ruota roulant o tramite altre pratiche, è vedersi belli e sentirsi bene. Alla faccia di quei menagrami che ti venderebbero pure le ossa polverizzate della nonna di Keith Richards.
Ah, beh... un'altra accortezza è di evitarli accuratamente e/o declinare gentilmente i loro preventivi di 20 pagine.
Buonissimi 10000 passi a tutti!