venerdì 31 ottobre 2014

Manganellate per equivoco

Oggi vorrei parlare di un argomento che non ha molto a che vedere con questo blog, ma che evidenzia la condizione di profondo disagio sociale nella quale stiamo vivendo.
Mercoledì 29 ottobre un gruppo di lavoratori dell'azienda Ast, una controllata della ThyssenKrupp, manifesta davanti all'ambasciata tedesca per porre all'attenzione di quel governo la decisione da parte dell'azienda madre di licenziare 500 e passa esuberi. I lavoratori procedono lungo la strada, si avvicinano troppo a quella che per il Viminale è una zona sensibile (Termini) , e qualcuno pare che interpreti arbitrariamente questo avvicinamento ad un tentativo di occupare la stazione. Partono le cariche, di contenimento le chiamano, e feriscono lavoratori e un rappresentante sindacale. I feriti sembra siano 4, forse di più, ma non è il numero che conta.
Quello che conta è che anche Alfano ammette che le manganellate, ripetute per alcuni, siano "partite per sbaglio"
Qui trovate un articolo:
http://www.huffingtonpost.it/2014/10/30/operai-ast-terni-alfano_n_6073814.html?ref=fbph

Questo il pensiero del segretario Fiom Landini, pienamente condivisibile:
http://video.repubblica.it/politica/landini-il-governo-chieda-scusa-ai-lavoratori-basta-leopolde-e-cazzate-varie/181796/180599?ref=HRBV-1

Ora... quello che il corpo di polizia di uno stato democratico dovrebbe garantire, è la sicurezza dei cittadini. Cittadini che, guarda caso, hanno anche diritto a sfilare per le città laddove le manifestazioni siano preventivamente autorizzate. Cittadini che stanno perdendo il lavoro, e che cercano di lottare per difenderlo.
E' vero, i poliziotti sono esseri umani, e quando sono in tenuta antisommossa a seguito di una manifestazione potrebbe anche darsi che si comportino da esseri umani, avendo paura. E che agiscano (=reagiscano?) quindi anche con incomprensibile ferocia agli ordini che vengono dall'alto.
Qualcuno con una particolare empatia potrebbe anche giustificarli, liberissimi di farlo.
Però... non si può sentire che la carica è partita perchè qualcuno ha equivocato, non è minimamente concepibile.

Quello che trovo però ancora più inconcepibile è la quasi totale indifferenza dell'opinione pubblica nei confronti di questa notizia. O non ci si rende conto della gravità della situazione, o semplicemente diamo poco peso a un evento che dovrebbe invece farci ragionare su quanto siamo arrivati a tollerare e subire da uno Stato che dovrebbe fornirci sussistenza, sicurezza, garanzie invece di menarci a casaccio, come già altre volte è accaduto.
Giovedì mattina poche persone si sono preoccupate di commentare l'accaduto, o anche cercare di capire cosa fosse davvero successo. Giovedì mattina ho sentito discutere dei risultati della giornata infrasettimanale del campionato di calcio, invece.
C'era anche chi ancora piangeva la morte del tifoso della Roma e del suo piccolo figlio: con tutto il rispetto per queste due persone, suscita più emozione un tragico incidente che una violazione dei diritti sanciti dalla costituzione.
E' in giornate come queste che perdo la fiducia nel genere umano, sono sincera.









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