lunedì 22 settembre 2008

Dal pareo ai mutandoni di lana in 48 ore

Signori miei, non ci sono più le mezze stagioni.

Non è più un luogo comune ma un appuratissimo dato di fatto. Così, nel bel mezzo di una straordinaria canicola settembrina che ci aveva regalato temperature elevate anche alle sette di mattina, è giunto il freddo. Nel giro di due giorni, dai 25 gradi siamo passati a 13; vento, pioggia, freddo. Le giacche di mezza stagione sono inutili, dacchè 13 gradi sono temperatura da autunno inoltrato.

E, puntuali come il cambio d'armadio, arrivano le malattie da raffreddamento (improvviso). Raffreddori, mal di gola, febbre.

Cosa potremmo fare quest'anno per dare una svolta al nostro modo di prenderci cura di noi?

Laddove possibile e fattibile, evitare di prendere al primo starnuto farmaci vari o antinfluenzali generici che ci trasformano in intontiti automi che non possono nemmeno guidare (ma questa sarebbe l'unica conseguenza benefica).

 Ma senza paracetamolo, salicilico, antipiretico dove andremo mai a finire?

Intanto potremmo prendere in considerazione l'idea che, quando si viene colpiti da malattie causate dal freddo, ci si possa riscaldare il più possibile; la medicina cinese consiglia cibi di natura e temperatura calda per mandar via il freddo accumulato nell'organismo. Se ci pensiamo anche noi occidentali ci facciamo il tè, il brodino, la tisana.

Via libera a tisane non eccitanti (quindi senza teina e caffeina) che consentono all'organismo di riscaldarsi e reintrodurre i liquidi persi; in aggiunta sarebbe consigliabile usare zenzero in polvere e cannella dall'alto potere riscaldante (una bella tisana con questi due ingredienti più altri a scelta ci può aiutare).

Via libera a brodi vegetali, verdure cotte, cibi leggeri e che interferiscano il meno possibile con il lavoro di "riparazione" dell'organismo. Il brodino di carne, la bistecca, il formaggio, possono aspettarci una volta guariti.

Via libera alla vitamina C, ma quella vera non quella di sintesi che troppo spesso ingeriamo. Magari possiamo prendere compresse di vitamina o estratti di Rosa canina, badando bene di non avere ricevuto dei divieti da parte del medico ad assumere tali sostanze. In caso di via libera, si potrebbe assumerne 1 grammo al giorno. Niente acetilsalicico se proprio non è strettamente necessario.

 

Insomma, poche semplici regole che possono aiutarci a ritornare in sesto e a rimandare l'appuntamento invernale con la farmacia. 

 

 

1 commento:

  1. Qui a Udine la mattina il freddo è pungente... Esco con il piumino per andare al lavoro. Poi lo tengo sotto il braccio verso le 11, ma la mattina.... BRRRR....
    Istintivamente ho cominciato a cucinare pastina in brodo, passati di verdura, spezzatino di carne con polenta... e anche i bimbi, in genere piuttosto "lumaconi" nel mangiare, gradiscono questi cibi riscaldanti...
    Un abbraccio
    Francesca

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