Ho letto qualche giorno fa questo articolo, che mi ha dato parecchio da pensare su come certe informazioni possano generare dei "mostri".
Certo, era un articolo di economia domestica volto a far risparmiare denaro alla gente, ma decisamente poco lungimirante sul breve e lungo termine, oltre che sugli impatti ambientali (e quindi costi gravanti sulla comunità) di ritorno.
Vediamo cosa in particolare proprio non mi è piaciuta:
1) comprare frutta e verdura nei mercati rionali alle 13: si risparmia fino al 50% perché l’invenduto rischia di alterarsi;
Avete mai provato ad andare sul tardi al mercato? Cosa pensate di trovarci, prodotti freschi di giornata o l'invenduto dei giorni precedenti? Perchè dovrei comprare un vegetale striminzito e sfiancato, solo perchè costa la metà? E i valori nutrizionali? E l'occhio che vuole la sua parte?
2) nei supermercati comprare solo beni di prima necessità: meglio puntare sui quei prodotti che hanno prezzi bassi per attrarre la clientela;
I prezzi bassi messi lì per attirare la clientela hanno dei pesanti costi sulle loro spalle. Non è possibile produrre sottocosto e vendere sottocosto, a meno che non si facciano pagare i costi sociali ai lavoratori e alla collettività. E poi ci lamentiamo della crisi...
Non solo; se tutti comprassero solo i sottocosto, i supermercati chiuderebbero nell'arco di pochi mesi.
4) provare pasta a bassa prezzo: spesso è un buon prodotto – a patto che sia fatta con grano duro
Non sarebbe il caso di accertarsi da dove provengono le materie prime? Se ad esempio per produrre un chilo di pasta ci vogliono 2 euro, cosa compriamo quando acquistiamo lo stesso chilo a 60 centesimi?
Non sarebbe meglio allora invogliare all'autoproduzione? Tipo comprare dei cereali, macinarli freschi e poi preparare in casa la pasta?
2) evitare le uova biologiche, costano di più e sono tutti da dimostrare i vantaggi per la salute;
Certo, comprate pure le uova a 40 centesimi, tanto se gli animali sono gestiti al peggio del peggio che ci frega. Che ci frega se mangiano mangimi addizionati di tutto e non controllati contro gli ogm? E del sapore, ne vogliamo parlare? O ci facciamo una frittatina con uova anemiche e zucchine ultramosce, che saremmo costretti a insaporire con etti di sale o spezie?
I valori nutrizionali di cibo allevato come una volta sono di gran lunga superiori a quelli provenienti da allevamenti industriali, non fosse altro per la minore introduzione di medicinali e la migliore igiene, questo punto è scandaloso.
3) non farsi condizionare dalle marche famose: spesso altri prodotti hanno il medesimo livello di qualità;
Io direi: non farsi condizionare dalle marche e dai prodotti confezionati. Ma perchè non c'è nessuno che invogli all'autoproduzione e all'alta qualità?
Come spesso accade, questi consigli potrebbero risultare ottimi alle persone che, ignare, decidessero di applicarli. Senza pensare ovviamente alle conseguenze sulla salute, sull'economia collettiva e sulle conseguenze ambientali.
Cosa si potrebbe consigliare, invece?
1) Mangiare meno è il modo più economico che esista per risparmiare e mantenersi in salute
2) Mangiare cibi freschi e con poche confezioni il cibo fresco ha tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno (a differenza del confezionato), e soprattutto non ha costi aggiuntivi di packaging che viene sprecato nell'immondizia.
3) Comprare sempre nei mercati rionali instaurare un rapporto di fiducia con i venditori e capire in che modo si riforniscono. Comprare ovviamente a tutte le ore, anche se io preferisco andarci la mattina presto: vi assicuro che la scelta che si ha alle sette di mattina alle 13.00 è una chimera.
4) Consumare poche proteine animali e quelle poche che siano biologiche. I vantaggi sulla salute ci sono senza dubbio, solo il fatto di sapere che si consuma "cibo sano" è una potente panacea.
5) Evitare di comprare l'ennesimo cellulare o gadget elettronico. Quanto incide sul bilancio familiare la spesa alimentare rispetto alle simpatiche e numerosissime trovate elettroniche che abbiamo in casa? A voler essere onesti, e guardarci in tasca (o addosso), potremmo scoprire di avere centinaia di euro spesi in gadget e abbigliamento... e allora avremmo ancora la faccia di osare risparmiare su un atto così fondamentale quale alimentarsi?
6) Mangiare in maniera semplice come dice F. Libero Manco in questo articolo
7) Diversificare gli acquisti e farsi due conti, si possono scoprire tante belle cose
Come ci insegna sempre Manco:
Ultimamente sono stato ad un supermercato dove tra i vari scaffali non manca quello di macelleria dove un solo kg di carne di vitello costa 20 euro. Ebbene, con la cifra di 20 euro al posto un solo kg di carne ho potuto acquistare: 1 kg di : ceci (3 euro), 1 kg di noci (3 euro), 1 kg di pane (2,5 euro), 1 kg di pasta (2 euro), 1 kg di cicoria (1,5 euro), 1 kg di insalata (1,5 euro), 1 kg di frutta (1,5 euro), 1 kg di patate (1 euro) e 1 litro di olio (4 euro). Con questi quantitativi mi sono assicurato non solo il sostentamento alimentare per quasi una settimana
Cos'altro aggiungere?
Leggiamo sempre con attenzione e informiamoci costantemente.