Qualcuno di recente ha detto che Roma è una città molto sporca. Qualcun altro ha replicato che la colpa è di chi ha amministrato la città in passato, qualcun altro potrà dire che sono stati gli alieni, ma resta un dato di fatto inoppugnabile: Roma è una città veramente sporca.
Alcuni quartieri più di altri, è vero, ma il velo di sporcizia che ammanta la città è democratico, non risparmia nessun posto.
Senza dare indicazioni o schieramenti politici che non sono prerogativa di questo blog, sarebbe molto bello che l'amministrazione attuale e quelle a venire applicassero rigidamente le sanzioni per chi sporca e, all'uopo, ne creassero di nuove.
Chi mi segue da tempo ha già avuto modo di leggere del mio fastidio nei confronti dei volantini pubblicitari: se possibile, il fastidio attualmente si sta tramutando in odio profondo, dal momento che negli ultimi due mesi i marciapiedi di alcune zone di Roma sembrano incredibilmente e costantemente tappezzati da tanti colorati foglietti di carta.
Vogliamo davvero fare qualcosa?
Io la butto lì... Si potrebbe pensare di punire con ammende via via crescenti chi commissiona il volantino e la ditta che ha il compito di distribuirlo:
ogni qualvolta che si trovano dei volantini per strada, il comune potrebbe comminare una multa fissa di tot euro, che in caso di recidiva raddoppierebbe ogni volta, e 50 cents di multa per ogni volantino trovato in terra.
Magari questo potrebbe essere un forte deterrente per tutti coloro che troppo spavaldamente agiscono; gli introiti delle multe andrebbero a finire in un fondo destinato all'ambiente e al decoro urbano.
Ma non è finita... (oggi non risparmio niente e nessuno!)
Il comune di Roma ha fatto una bella campagna informativa sulla necessità di fare la differenziata, e con l'occasione ha piazzato ormai da anni dei cassonetti che spiegano chiaramente cosa va versato al suo interno.
Purtroppo tanta gente continua a non differenziare la propria immondizia, vuoi per pigriza e vuoi per la velata convinzione che "tanto poi riammucchiano tutto e ci facciamo solo prendere in giro"... In casi come questi, non siamo tenuti a pensare che "tanto riammucchiano" ma semmai ad indignarci e protestare con forza qualora si realizzassero questi sospetti; in ogni caso la differenziata deve essere fatta.
A chi dovesse essere "beccato" a fare diversamente, una bella multa sveglia coscienze non dovrebbe mai mancare, laddove non sia già così.
Se a commettere queste infrazioni dovessero essere degli esercizi commerciali o delle fabbriche/laboratori artigianali (come avviene ad esempio nella mia via dove un simpatico mobilificio getta i residui della lavorazione nei cassonetti destinati all'organico delle abitazioni), la multa dovrebbe ovviamente essere esemplare.
Altro punto: i padroni di cani.
Finito lo spauracchio creato dalla minaccia delle solite multe, vedo sinceramente poche persone andare in giro con l'attrezzo raccoglipupù, e se ce l'hanno, poi non lo usano. Molte di queste persone scambiano il verde pubblico o privato come gabinetti di lusso per i loro animali, e lasciano ad altri l'onere di raccogliere i simpatici omaggi lasciati dai loro beniamini.
Direi che anche questo deve finire, e visto che la legge c'è, va applicata rigorosamente.
Per raccogliere altre considerazioni ma sintetizzare poi il tutto, potrebbe sembrare che dal mio punto di vista l'esborso di soldi da parte di chi trasgredisce sia l'unica soluzione al mantenimento di una città pulita e abitabile; non è per tutti così, ma se si riesce abbastanza facilmente a far capire a un bambino come comportarsi civilmente, convincere un adulto ad abbandonare delle abitudini a dir poco discutibili è impresa epica. D'altra parte siamo uno dei pochi stati che si è convinto ad indossare caschi e cinture di sicurezza solo quando ci siamo visti arrivare dei multoni, siamo quelli che comprano i rilevatori di autovelox per correre a 200 km/h in autostrada ma arrivare davanti al segnalatore in perfetto chilometraggio, siamo quelli convinti che la soluzione alla troppa immondizia sia l'inceneritore e non uno spreco minore.
Quindi, per inculcare l'educazione a un popolo di furbi e talvolta (spesso) di menefreghisti, bisogna colpirli sui sentimenti, ma facendo sul serio e con controlli accurati.
Nel frattempo, per le generazioni future, sarebbe molto utile sfruttare almeno un'ora a settimana nelle scuole ma anche in altri centri di aggregazione per fare educazione civico/ecologica.
Tocca la gente nel loro bene più prezioso (I SOLDI!!!) e vedrai che faranno quello che vuoi!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il suggerimento di fare almeno un'ora di educazione all'ecologia nelle scuole, trovo che sia una proposta sacrosanta...
Perchè non ti candidi alle prossime elezioni???
Francesca