(di Franco Libero Manco)
Non è vero che ci sono problemi più importanti che interessarsi di animali: la cosa più importante per un individuo è la propria salute, il proprio benessere psicofisico, la propria vita; come la cosa più importante per un popolo è la sua evoluzione morale, civile e spirituale: questo processo è inconciliabile con l’alimentazione carnea, con lo sfruttamento ed il massacro di miliardi di animali innocenti che come l’essere umano hanno sentimenti, sono in grado di soffrire, di amare la vita ed avere terrore della morte.
Non è vero che l’essere umano è superiore agli animali: la vera superiorità si manifesta solo nella compassione e nella condivisione delle esigenze vitali dei più deboli.
Non è vero che gli animali non hanno un’anima: nessuno è in grado di verificare la presenza o no dell’anima. Se Dio avesse dota questa prerogativa solo gli esseri umano sarebbe un Dio ingiusto, dalla parte dei forti, dei predatori e non degli ultimi e dei deboli come affermava Gesù. L’anima è un’ essenza comune a tutti gli esseri viventi, o a nessuno. Non è vero che il loro dolore o la loro vita hanno meno valore della nostra: ogni specie, anello della catena biologica, ha la medesima importanza nella manifestazione della vita sul pianeta.
Non è vero che gli animali sono fatti per l’uomo, come non è vero che i neri sono fatti per i bianchi, le donne per gli uomini, gli schiavi per i padroni. Ogni specie vive per se stessa in armonia con il creato, con lo scopo di procedere nella via della propria evoluzione.
Non è vero che l’uomo è un animale onnivoro: se così fosse avrebbe succhi gastrici adeguati, sarebbe dotato dell’enzima uricasi, avrebbe uno stomaco non saccoluto e un intestino della lunghezza adatta a smaltire rapidamente l’elemento carneo; avrebbe insensibilità alla vista del sangue e capacità anatomiche a squartare e divorare il corpo palpitante della preda. Gli animali considerati onnivori, come l’orso, il cane, gli uccelli, le formiche ecc. non sono strutturati come noi per poterci considerare onnivori.
Non è vero che l’uomo ha sempre mangiato la carne: per milioni di anni i nostri antenati sono vissuti da fruttariani nella foresta e quando per necessità di sopravvivenza hanno dovuto includere nella loro dieta anche la carne, nella misura del 20% circa, c’è stato un calo a picco della vita media e lo sviluppo di molte malattie umane. Negli ultimi millenni la carne è stata appannaggio solo delle classi abbienti (che venivano colpiti da gotta e cancro) mentre la popolazione consumava tale prodotto sono in circostanze festive o rituali.
Non è vero che per stare in buona salute occorre mangiare di tutto: se così fosse dovremmo consumare carne, pesce, affettati, fritti, cibi industriali, burro, bere bibite zuccherate, gasate, ecc.: praticamente continuare a consumare alimenti riconosciuti come la causa delle peggiori patologie: l’essere umano deve nutrirsi con ciò che è compatibile con la sua natura di essere fruttariano, con cibi biologici, freschi e preferibilmente crudi.
Non è vero che i bambini hanno bisogno della carne, del pesci o dei latticini. I bambini hanno bisogno dei nutrienti adatti alla nostra specie. Nessun cucciolo necessita di alimenti diversi a quelli compatibili con la sua natura. Abituare il bambino al consumo di carne significa inquinare il suo organismo e predisporlo alle malattie.
Non è vero che la carne ha bisogno di essere sostituita: la carne, come la droga, il fumo di sigaretta o un qualunque veleno non va sostituito ma eliminato. Inoltre la carne è un alimento altamente scompensato sotto il rifilo nutrizionale: manca di carboidrati, di fibra, di glucidi, vitamina C, enzimi, è acidificante, causa putrefazione, fermentazione, aumento del battito cardiaco.
Non è vero che per stare bene in salute è necessario mangiare carne, pesce o derivati animali: se così fosse coloro che non mangiano queste sostanze dovrebbero accusare carenze nutrizionali invece i vegetariani godono di una salute eccellente, migliore degli onnivori. La carne non ha nulla che non sia presente nel mondo vegetale, anzi essendo priva di carboidrati, zuccheri, amidi, fibre e vitamina C è una sostanza altamente squilibrata che causa leucocitosi, crisi enzimatica, acidificazione del sangue, putrefazione intestinale, aumento di radicali liberi ecc.
Non è vero che solo le proteine della carne sono di “alto valore biologico” perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali: l’accoppiata di due o più diversi alimenti produce proteine di qualità migliori perché più assimilabili e più digeribili, senza i danni conclamati della carne. Se un alimento è carente un particolare aminoacido è sufficiente mangiare un quantitativo maggiore di quella sostanza. E’ dai vegetali che gli animali erbivori traggono gli aminoacidi essenziali, altrimenti come farebbero a costruire le loro possenti masse muscolari?
Non è vero che la carne dà energia e rende più forti: la carne ha effetti dopanti, l’illusione di energia è data dalla reazione dell’organismo nel tentativo di difendersi da una sostanza nociva, che crea dipendenza, come la droga, il caffè o gli zuccheri raffinati. Gli animali più forti e resistenti alle fatiche, oltre i più prolifici e i più miti, sono erbivori, come il bisonte, il rinoceronte, l’elefante, il toro, il cavallo ecc.
Non è vero che per assicurasi il calcio è necessario mangiare latticini, è vero il contrario: l’alto contenuto di calcio dei latticini uniti alle proteine animali aumentano la calciuria riducendone la fissazione del calcio nel tessuto osseo. Il calcio del latte nel tubo digerente precipita sotto forma di fosfato di calcio e quindi eliminato. Non è importante quanto calcio contiene un alimento ma quanto viene assimilato. Solo il 30% del calcio dei latticini è assimilabile perché legato alla caseina, base di una delle più potenti colle usate per il legno delle navi. Il latte e i suoi derivati sono alimenti altamente acidificanti, abbassano il pH del sangue e costringono l’organismo a sottrarre calcio alle ossa causando osteoporosi. Ladri di calcio sono tutte le sostanze acidificanti: proteine, farmaci, integratori, problemi alla tiroide, disfunzione ormonale, carenza di vitamina D, sesso, menopausa, alcolici, steroidi.
Non è vero che la dieta vegetariana causa carenza di Ferro: nel mondo 500 milioni di persone soffrono di carenze di ferro indipendentemente dalla dieta ed è molto più facile trovare una persona anemica tra gli onnivori che tra i vegetariani. Ciò che consente l’assimilazione di questo minerale è la presenza di vit C, Rame e Cobalto, presenti in abbondanza nei vegetali. La causa della carenza di Ferro è da ricercare non tanto nel quantitativo ingerito quanto nella disfunzione del metabolismo, l’uso di alimenti voluttuari, acidificanti, problemi digestivi, farmaci, integratori, carenza di calcio, emorroidi, polipi intestinali, carenze della vitamina C, E, e P, eccessi di B12 (antitetica col ferro e con la vitamina C). Il nostro organismo richiede il Ferro non eme dei vegetali, poco assimilabile, nei tempi e nella quantità adatta. Eccessi di ferro si depositano nel cuore, fegato e pancreas procurando danni seri alla nostra salute.
Non è vero che i vegani soffrono di carenza di vitamina B12: non solo perché un organismo sano (come quello appunto dei vegani) ha riserve per moltissimi anni ma perché il nostro organismo, per il fattore intrinseco, è in grado di fabbricare le percentuali infinitesimali di cui ha bisogno. Nella peggiore delle ipotesi è molto meglio ingerire settimanalmente un integratore che rischiare le molte patologie correlate al consumo di grassi animali.
Non è vero che gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 del pesce siano necessari alla nostra salute. Solo gli omega 3 dei vegetali sono benefici e salutari per il nostro organismo, mentre gli omega 2 di derivazione animale sono dannosi perché sviluppano acido arachidonico che causa aggregazioni piastriniche che favoriscono ictus e infarti. I grassi monoinsaturi del pesce sottoposti a cottura diventano saturi, perdono l’enzima lipase, necessario per l’assimilazione e la digestione. Il grasso cotto forma creatina, dannosa per il fegato. L’omega 3 del pesce fa calare il colesterolo ma fa aumentare i trigliceridi.
Non è vero che il cibo cotto sia più digeribile. Come potrebbe essere più digeribile se la cottura distrugge gran parte degli enzimi digestivi, vitamine, e sali minerali? Anche se gli amidi risultano più digeribili, il cibo cotto resta comunque un cibo povero di nutrienti essenziali che vengono sottratti all’organismo.
Non è vero che mangiare la carne è una scelta come un’altra. L’uso del mangiar carne richiede la privazione della libertà di esseri innocenti e la loro terribile uccisione, oltre che la distruzione dell’ambiente, l’inquinamento che ne consegue e la responsabilità di produrre la fame nei paesi poveri.
Non è vero che sia un sacrificio rinunciare alla carne. La consapevolezza di non nuocere, di non causare sofferenza, di non essere responsabili della morte di creature innocenti, di non essere responsabili della distruzione delle foreste e della fame nel mondo, compensa grandemente la rinuncia ad un piacere gastronomico.
Non è vero che se non uccidessimo gli animali si moltiplicherebbero a dismisura. La natura non ha bisogno della violenza degli umani per conservare il suo universale ed eterno equilibrio. Più si allevano animali e più si è costretti a macellarli.
Non è vero che senza sfruttare gli animali non ci sarebbe progresso per l’uomo. Il vero progresso tecnologico o scientifico separato dall’etica, dal rispetto del diverso e dalla tutela dei più deboli, rende l’uomo incapace di dar vita alla vera civiltà e ad un progresso morale e spirituale.
Non e’ vero che Gesu’ mangiava il pesce o ’agnello: chi mangia un animale ha anche il coraggio di uccidere l’animale e in questo caso Gesù avrebbe dimostrato meno compassione di qualunque essere umano, avrebbe accettato di procurare a se stesso un piacere a danno della vita e del dolore di un animale innocente. Non solo, ma nei vangeli apocrifi Gesù dice: "Chi uccide un animale uccide suo fratello e la carne degli animali uccisi nel suo corpo diventerà la sua stessa tomba. Chi si nutre della carne degli animali uccisi mangia un corpo di morte. Io vi chiederò conto di ogni animale ucciso come di ogni uomo”.
Non è vero che per essere vegetariani occorre farsi seguire da un nutrizionista: nessuna generazione che ci ha preceduto ha avuto bisogno di nutrizionisti che gli indicassero cosa e quanto mangiare: ogni animale riconosce per istinto il cibo adatto alla sua dieta e gli animali liberi e allo stato naturale non si ammalano mai a differenza dell’uomo che è flagellato da 40.000 diverse malattie.
Lo sai che il tuo post sugli agnellini è stata la goccia che ha fatto definitivamente traboccare il mio vaso ?
RispondiEliminaIn questo momento della mia vita credo che sia difficile sostenere che la mia salute può essere aiutata da un trattamento così doloroso per altri esseri viventi.
E comunque per me la salute è l'ultimo motivo che mi sta portando a questa scelta.
Tutto vero invece quello che è scritto nel tuo post. Io non sono vegetariana (adesso)... ma lo sono stata per un certo periodo della mia vita e stavo benissimo. Conosco tantissimi vegetariani che lo sono da anni, conosco anche alcuni vegani e stanno altrettanto bene... Insomma, la carne non ci serve, anzi...
RispondiEliminaE' un po' che penso di voler ritornare ad una dieta VEGETARIANA e il tuo post mi ha rinfrancato la volontà.
Un bacio
Francesca
che bello, bisognerebbe stamparlo e tenerselo in tasca sempre. Io sono arci-stufa di dire "sono vegana" ed essere puntualmente ASSALITA da persone che vogliono spiegarmi perché non va bene, perché devo mangiare carne. Ora mi stampo le tue risposte equilibrate e quando ricominciano fornisco il volantino ;)
RispondiEliminaNon sono mie, sono del bravissimo Franco Libero Manco. Anzi, se vuoi "spamma" pure sul tuo blog :-)
RispondiEliminaah ecco non avevo notato che l'avevi anche scritto sopra :P che distratta!
RispondiEliminaMagari fossi riuscita a sintetizzare così bene in queste parole ;-)
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