venerdì 30 dicembre 2011

Un 2012 senza paure!

A me le minacce, le intimidazioni, le strade scelte da altri hanno sempre scatenato pruriti e nervosismi insopportabili. Fin da piccola, se qualcuno non mi spiegava esattamente il perchè e il percome dei divieti e delle negazioni, scattava in me lo spirito del bastian contrario, e partivo a testa bassa per indagare sulle motivazioni datemi, confrontandole poi con il risultato finale. Che ci crediate o no, questo risultato non coincideva mai con le fiacche scuse o con le frasi prepotenti.


Questo spirito, ahimè, è ancora con me, sebbene piccola non lo sia più e un poco di maturità avrebbe dovuto raggiungermi lungo la strada.


Quindi, quando sento o leggo le ferali notizie che ogni fonte informativa ci propone a ogni pasto e tra un pasto e l'altro, io un pochino m'incazzo... se me lo permettete.


La parola recessione è sulla bocca di tutti, lo spettro dell'uscita dalla zona euro fa sì che qualsiasi governo capiti ci tassi fino a strapparci di dosso le mutande senza che nessuno di noi pensi di reagire, aziende come la Fiat che per anni è campata con le sovvenzioni statali continuano a tenere per le palle i lavoratori con la scusa che "o così o ce ne andiamo dall'Italia", le amministrazioni locali tagliano le spese pubbliche per fare, come la spolverini, spazio alle pensioni dei consiglieri regionali.


Tutto questo noi lo subiamo. Lo subiamo senza reagire perchè ci fanno bere l'idea che fuori da questi schemi c'è il buio medioevo, che se non incrementiamo il pil e diminuiamo lo spread per noi non ci sarà futuro, che se non paghiamo il debito mostruoso che banche e spericolati investitori hanno creato rimarremo senza mangiare e un tetto sulla testa. Ci stiamo convincendo che un altro futuro è impossibile, ci stanno togliendo la libertà alimentando le nostre paure sui bisogni primari.


Se ci sentiamo minacciati su bisogni primari, smettiamo di ragionare ed agire e iniziamo a reagire, o meglio ad ubbidire agli esperti che, affermano, ce la stanno mettendo tutta per farci uscire da questo baratro.


Ma voi, credete a tutto questo?


E se un altro futuro fosse possibile?


Un futuro senza paure,  senza debiti, senza gadget tecnologici "imprescindibili", senza macchinone prive di senso, senza oggetti di lusso, senza aziende sanguisughe che stanno sfruttando il territorio e le risorse umane per arricchire le tasche di pochi.


Un futuro senza immondizia e il solito pirla che dice che senza immondizia tanta gente non avrebbe lavoro, un futuro senza la coda sul raccordo, senza quelle rivistacce infami di gossip e quelle trasmissioni inqualificabili che annullano l'ultimo barlume di intelligenza nel cervello umano.


Un futuro senza padroni, liberi di essere noi stessi e di assumerci i NOSTRI rischi, i NOSTRI debiti ma anche le NOSTRE soddisfazioni.


E' difficile provare a scrollarsi di dosso la paura, ma prima ci renderemo conto che questo frenetico sistema di vita è inadatto a tutto l'ecosistema terra, uomo compreso, prima riusciremo a buttare nel cesso la paura che ci impedisce di vivere.


Basta provare, e capire se quello che ci hanno detto è la verità o magari ci stanno tirando un pacco.


Allora, in quest'ottica, il mio augurio per il 2012 è quello di VIVERE un anno senza paure e finalmente liberi di ESSERE e di AGIRE!


 


Buon 2012!!!

mercoledì 28 dicembre 2011

Cosa indossa la tua pelle per andare a letto?

Non è la domanda più bizzarra dell'anno, ma una piccola riflessione su quanto e cosa mettiamo sulla nostra pelle prima di andare a dormire.


Sappiamo tutti che durante la notte il corpo si depura e si rigenera, ragion per cui è sconsigliato cenare a tarda ora o gonfiarsi di acqua e bibite prima di coricarsi. Se spesso seguiamo questa regola per quanto riguarda ciò che ingeriamo, meno spesso lo facciamo per quello che riguarda la nostra pelle.


Trattamenti cosmetici per la notte, creme idratanti, deodoranti, sono il "kit di sopravvivenza" di molti di noi che si preparano per andare a letto neanche dovessero uscire per un matrimonio reale.


Il trattamento notturno lo abbiamo tutti in casa, e se proprio non possiamo farne a meno (alcuni prodotti contenenti acidi mal si sposano con l'esposizione al sole), prendiamo prodotti ecobiologici e usiamone dosi piccolissime; meglio inoltre non usare gli olii, seppur biologici e preferirli per le ore quotidiane. Per il resto, aver pulito la pelle con prodotti delicati e lasciarla libera di respirare sarà il miglior regalo di bellezza che possiamo farci.


Degli idratanti corpo poi, ne abbiamo bisogno? Lasciamoli riposare e applichiamoli la mattina, quando avranno un'utilità reale.


I deodoranti: con tutte le sostante tossiche o nocive che hanno, sono spesso causa di infiammazioni o addirittura tumori alla mammella. La zona ascellare è un punto delicatissimo e ricco di gangli linfatici, perchè impedirle di lavorare al meglio, peggio di intossicarsi/ci? Il deodorante è l'abito peggiore che si possa indossare per la notte, facciamone assolutamente a meno!


 


Non solo: la maggior parte di noi si fa una doccia o un bagno quando torna a casa, e in questo modo sebbene lavi via la sua stanchezza, mette chimica poco salutare sull'epidermide. I bagnoschiuma, gli shampoo e i balsami delle grandi e piccole aziende che non producono ecobio sono ricchi di molecole che non vanno via completamente durante un abbondante risciacquo.


In un arco temporale durante il quale dovremmo mettere il meno possibile addosso per far sì che la pelle respiri e si "rammendi", noi le mettiamo sopra coperte di petrolati, lenzuola di siliconi e cuscini di elementi sconosciuti in natura che ci faranno alzare con la pelle liscia, ma le avranno impedito di svolgere la sua importantissima azione di organo emuntore.


 


Quindi, per prendere le buone abitudini di Marilyn ma lasciando perdere lo Chanel, faremmo bene ad andare a letto "nudi" e profumati secondo natura.


Per consumare prodotti o olezzare di centomila aromi artificiali ci restano sempre le altre 16 ore del giorno!

giovedì 22 dicembre 2011

Zuppa di castagne e porcini croccanti - la zuppa delle feste

Una zuppa così sontuosa si adatta perfettamente al clima natalizio e può rappresentare una validissima e ricca (ma non costosa) alternativa ai soliti primi piatti a base di carne che puntualmente mangiamo.


La sua realizzazione richiede un pochino di impegno ma il risultato finale premierà la piccola fatica in più: il sapore dolce della castagna si sposa perfettamente con quello del porcino secco (di qualità mi raccomando) e delle varie spezie usate nella preparazione. Il crostino agli aromi poi rappresenterà il tocco finale che renderà decisamente speciale questo piatto.


Ingredienti per tre persone:


300/400 grammi di castagne fresche lessate al dente con foglie di alloro e sbucciate


300/400 grammi di funghi champignons


una manciata di funghi porcini secchi fatti rinvenire in acqua tiepida


1 patata


1 lt di brodo vegetale


cipolla/sedano/carota per il soffritto


cumino, alloro, sale, peperoncino o pepe


pane affettato, spezie


 


Preparazione:


Se le castagne non sono già lessate e sbucciate, cuocerle in brodo con alloro e pepe, poi sbucciarle e privarle della pellicina interna. Le castagne dovranno risultare leggermente al dente, non dure.


In una pentola possibilmente di coccio, fare un soffritto leggero di cipolla sedano e carota, aggiungere se piace il peperoncino.


Aggiungere le patate tagliate molto sottilmente e i funghi champignon a tocchetti, il sale e lasciare insaporire qualche minuto.


Aggiungere lentamente il brodo e cuocere per 15 minuti.


Aggiungere le castagne e cuocere per altri 10/15 minuti, aggiustando se necessario di sale e aggiungendo brodo vegetale se la zuppa dovesse risultare troppo stretta.


A parte, riscaldare a fuoco dolce in una padella antiaderente (in ceramica, mi raccomando) due tre cucchiai d'olio. Nel frattempo, sfregare dell'aglio sulle fette di pane preparate in precedenza.


Quando l'olio sarà caldo, mettere nella padella il pane e cospargere di origano o prezzemolo o maggiorana, alzare la fiamma e tostare il pane, avendo cura di girarlo più volte e fare in modo che gli aromi lo ricoprano.


In un'altra antiaderente, riscaldare l'olio a temperatura vivace e aggiungervi i funghi porcini reidratati. Cuocerli pochi minuti finchè non saranno divenuti croccanti e scolarli dell'olio in eccesso.


Una volta pronta la zuppa, versatela nei piatti macinandovi pepe fresco se lo si gradisce, qualche striscia di porcino croccante e una fetta di pane tostato.


 


 


La zuppa è pronta, il suo aroma si diffonderà per tutta la casa e vi conquisterà.


Buon appetito!

lunedì 19 dicembre 2011

Minestra con broccolo romano

Se i bambini non ne vogliono sapere di mangiare crucifere, se anche gli adulti storcono la bocca al solo sentir nominare il broccolo, questa minestra ci aiuterà a mangiare con gusto uno dei frutti più buoni dell'autunno inverno.


Personalmente, adoro alla follia il broccolo romano, molto più saporito dei parenti cavolfiore e broccolo ma anche poco conosciuto fuori del Lazio. Il piatto inoltre è molto sostanzioso, e oltre a rappresentare una fantastica fonte di fibre e carboidrati, è una gustosa ed economica alternativa ai pasti costosi e sbilanciati che spesso portiamo in tavola.


Per fare la minestra occorrono:


un broccolo di medie dimensioni


una patata grande


aromi (cipolla, sedano, aglio)


pasta


 


Scaldare a fiamma dolce pochissimo olio con sedano tritato con la cipolla affettata e l'aglio, aggiungere la patata a dadini.


Nel frattempo, avremo pulito e tagliato il broccolo in pezzi medio grandi.


Dopo 5 minuti, aggiungere il broccolo, salare, mettere il peperoncino secondo il gusto e aggiungere acqua.


L'acqua dovrà essere aggiunta mano a mano nel corso della cottura della minestra per consentire al piatto di mantenere una certa brodosità.


Cuocere a fuoco lento la minestra per circa tre ore, se necessario lasciare sul fuoco per più tempo finchè il brodo non sia sapido e della giusta quantità.


Quando la minestra è pronta, possiamo decidere di frullare una parte degli ortaggi per ottenere un composto cremoso oppure lasciarla così; portare l'acqua a ebollizione e aggiungere pasta tipo ditalini rigati o spaghetti spezzati.


Portare la pasta a metà cottura, spegnere il fuoco, coprire la pentola e lasciare riposare 5/8 minuti.


Servire nei piatti aggiungendo olio, pepe e se piace un crostino di pane all'aroma di aglio e origano.


 


Buon appetito!!!


minestre invernali, minestra di broccolo romano

giovedì 15 dicembre 2011

Il natale della sobrietà - pranzi e cenoni

Una larga fetta delle nostre povere tredicesime finisce nelle nostre bocche durante i dieci giorni scarsi di fasti e bagordi che vanno dal 24 dicembre al primo gennaio.


Per l'occasione, materie prime che fino ai primi di dicembre costavano un tot, triplicano o quintuplicano come per magia il loro prezzo a ridosso delle feste, causando serie emorragie al nostro portafogli; perchè questo aumento? Perchè lo sanno tutti che a Natale dobbiamo mangiare pesce, taluni tagli di carne, quintali di pasta fresca e alcuni prodotti tipici che variano da regione a regione. Ergo, visto che la crisi c'è per tutti, i poveri negozianti/rivenditori all'ingrosso/produttori/allevatori aumentano allo sproposito i prezzi, certi che pur di rispettare la tradizione culinaria delle feste l'italiano impegnerebbe al monte di pietà anche la suocera.


Alzi la mano chi di noi non ha mai visto quintali di avanzi dei sontuosi pasti natalizi finire nell'immondizia, o dimenticati per settimane dentro il frigo. Quanto ci costa questo spreco? Non sembra assurdo spendere cifre considerevoli per poi buttarle nel cassonetto?


Cosa ci costa, inoltre? Non so voi, ma io personalmente dopo ogni pasto delle feste mi sento appesantita come un'oca destinata a "regalare" il foie gras... E' salutare questo?


Per fortuna, non è più tempo di sprechi e di gozzoviglie: è un costume che sta diventando anacronistico, obsoleto. Il nostro natale sobrio sarà diverso, non certo misero nella varietà e nelle (giuste) quantità ma ci offrirà l'occasione di provare una strada insolita, poco battuta dalla folla.


Questi sono alcuni degli step da seguire:



  • spiazziamo i commercianti e compriamo i prodotti di stagione che non sono colpiti dall'aumento festivo. Se proprio vogliamo, c'è tutto l'anno di tempo per mangiare gamberoni, capitoni, arrosti pregiati o carciofi "novelli". I prodotti fuori del "paniere delle feste" ci garantiranno in un attimo un risparmio incredibile, provare per credere.

  • Riduciamo le portate in quantità e numero. Non è necessario proporre quattro antipasti, due primi, tre secondi e quintali di dolci, frutta secca e semi oleosi. Pensiamo al nostro povero tratto gastrointestinale che riuscirà a riaversi da quei terribili pasti solo a primavera inoltrata.

  • portiamo in tavola tanti tanti ortaggi. Sostituiamo i 14 kg cadauno di proteine animali con le decine di varietà di verdure e tuberi che la natura ci offre in questo periodo. Con una fantastica zuppa di castagne e funghi, vedrete che nessuno rimpiangerà i tortellini in brodo. Con uno sformato di patate e verdure, non sarà necessario affettare l'arista al forno. Con questa mossa, guadagneremo in salute e risparmieremo denaro e soprattutto la vita a qualche povero animale.

  • prepariamo in casa i piatti elaborati. Insalata russa, canapè,tortelli, pane,dolcetti... Ci risparmieremo un sacco di conservanti e additivi, che durante queste feste ci vanno ad appesantire oltremodo. Preparare insieme il cibo inoltre può essere un modo più intenso di vivere il natale, anche insieme ai bambini.

  • evitiamo di mangiare quintali di torroni e panettoni a buon mercato tra un pasto e l'altro. Li mangiamo perchè sono lì, perchè costano poco e ci annoiamo a far passare il tempo tra il pranzo e la cena, talmente gonfi da non riuscire a pensare che potremmo farci una bella passeggiata invece di continuare a mangiare... Compriamo un solo panettone, di qualità e fatto da un artigiano di fiducia: costerà un bel pò ma siamo davvero sicuri che sia uno svantaggio?

  • consumiamo prima dei sontuosi pasti verdura cruda (sedani, carote, finocchi, insalate): daranno un tocco di colore e allegria alla tavola senza doverla agghindare con costosi addobbi e ci impediranno di abbuffarci una volta seduti. Inoltre, ci garantiranno quel minimo apporto di vitamine e sali minerali che ammortizzeranno un poco i danni delle abbuffate.


Di idee per pranzi e cene più sobrie ce ne sono molte ancora, tutto sta alla nostra fantasia e alla volontà di rompere schemi consumistici che ormai hanno fatto il loro tempo.


E poi, per una volta, se il Natale è il periodo dell'anno in cui siamo più buoni e caritatevoli, possiamo anche decidere di esserlo veramente e risparmiare la vita a qualche povero animale sacrificale...

lunedì 12 dicembre 2011

Il natale della sobrietà - i regali

Quest'anno c'è poco da fare:


volente o nolente, la maggior parte degli italiani onesti che hanno un reddito da lavoro dipendente tassato e tartassato dovrà ridurre le spese per il natale.


La parola d'ordine per questo natale 2011 quindi, sarà sobrietà. Che, attenzione, non significa tristezza, povertà o sacrificio, ma la nuova attitudine che a partire da questo mese ci accompagnerà per un bel tratto della nostra vita.


Il natale della sobrietà non potrà permettersi il lusso e la magnificenza degli anni passati, durante i quali tanti di noi compravano a mani basse costosi e talvolta inutili doni o approntavano cene e pranzi degni di un matrimonio reale. Non ci sarà questo lusso, è vero, ma avremo la possibilità finalmente di dare libero sfogo alla nostra fantasia e cercare magari un regalo utile e fatto con il cuore.


Giorni fa leggevo un piccolo annuncio su Facebook nel quale qualche amico ci invitava ad acquistare i nostri regali presso piccoli artigiani, amici che coltivano qualche hobby, persone che conosciamo che scrivono libri; se ci guardiamo intorno, troveremo tantissimi nostri conoscenti che possono produrci un sapone, assemblare una collana, cuocere dei biscotti superlativi, incorniciare le nostre foto. E' sicuramente preferibile, dal mio punto di vista, comprare un piccolo oggetto da qualcuno che conosco e so quanta cura ci ha messo piuttosto che l'ennesimo costosissimo e patinatissimo profumo di una multinazionale che utilizza materiale a basso costo.


Ma anche se non dovessimo conoscere nessuno, niente paura, qualche consiglio potrei darvelo io :-)


 


La regina del sapone: http://www.lareginadelsapone.com/


Da anni ha un gruppo su yahoo dove si spiega l'autoproduzione di sapone e altre cose, e ha due meravigliosi siti, di cui l'ultimo è quello che ho postato. La regina del sapone, al secolo Liliana Paoletti, ha pubblicato di recente un fantastico libro con Macrolibrarsi, Saponi e detersivi naturali, dove ci spiega che affrancarsi dalle grandi marche è facile, conveniente e divertente. Un libro da regalare e da regalarsi, visto anche il prezzo vantaggioso



 


Lunaroma : http://www.lunaroma.it/


Saponi e cosmetici assolutamente naturali e per quanto possibile a km zero, supportati da una passione per le risorse naturali e legati ad un bellissimo progetto di Fair trade grazie al quale 60 donne thailandesi creano l'imballaggio per i saponi da regalare. I saponi hanno delle profumazioni delicate e persistenti e soprattutto non danneggiano il corpo e l'ambiente.


 


Erbaviola e i suoi libri: www.erbaviola.com


Se erbaviola tenesse la sua rubrica web a pagamento, sarei la sua prima abbonata.Intelligente, ironica, generosissima, le sue sortite in TV sono state un successone!


Per questo, propongo per chi se li fosse persi i suoi quattro fantastici libri:



 


 


 


Come possiamo notare, di spunti per regali a basso costo, utili e sobri ce ne sono tanti, basta solo guardarsi intorno...