Sono rimasta molto colpita da quanto diceva un articolo del Il Consapevole n° 16.
Parlando del corretto uso dei pannolini usa e getta, fornisce un'importantissima indicazione che forse non tutti sanno, e a dire il vero non mi è mai passata per la testa: i pannolini vanno puliti della pupù (la si getta nell'apposito vano che abbiamo in bagno) prima di essere buttati nell'immondizia. Questo perchè feci e urine umane, seppur sante perchè provenienti dai cuccioli, possono contenere agenti patogeni che si diffonderebbero nelle discariche.
Solo una considerazione del genere potrebbe indurci a riconsiderare l'uso dei pannolini usa e getta.
Ma non finisce qui, perchè lo smaltimento di questi rifiuti è costoso in termini ambientali: la parte plastica non è biodegradabile e se bruciata sviluppa diossina. E poi la produzione degli stessi è fortemente energivora e avida di risorse naturali. Non dovesse bastarci questo, Il consapevole riporta anche la spesuccia che i genitori devono affrontare per questo genere di prodotti : 2500 euro per circa tre anni di pannolini.
Non è leggermente esagerato?
E' molto facile non fare questo genere di conti, presi come si è dalle mille piccole routines quotidiane che ruotano intorno a un pargolo, ma quei 2500 euro spesi solo per contenere le deiezioni dei nostri piccoli potrebbero essere impiegati diversamente, magari per comprare cibo biologico ai nostri figli.
Consideriamo poi che i pannolini di plastica spesso causano irritazioni, piaghe, disagi vari che poi vanno "leniti" con costosi (e dannosi) prodotti da applicare su quelle giovani carni.
Perchè allora accanirci quando un'alternativa più sana per i bimbi e per le tasche esiste ed è pure molto trendy?
I pannolini in stoffa lavabili sono pratici, hanno una spesa finale di un terzo rispetto agli usa e getta ma soprattutto rispettano il pianeta e i sederini dei bambini, oltre al fatto che si possono "passare" ad altri pargoli.
Tutte le spiegazioni le potrete trovare su uno dei siti che li vendono, Ecobaby, ma anche qui e in tanti altri siti.
Sono d'accordo, anche se sulla loro praticità e sul costo avrei qualche perplessità.
RispondiEliminaSul costo bisogna infatti anche mettere il costo di acqua detersivi ed elettricità per fare andare una lavatrice al giorno solo di pannolini.
La praticità si ruduce drasticamente in vacanza, qualora si abbia difficolta a reperire una lavatrice.
L'impatto ambientale dei pannolini è però davvero molto alto e giustificherebbe ampiamente qualche sacrificio.
(lo dico adesso solo dopo che ho chiuso con i pannolini ovviamente....) :-)
Sul sito che hai linkato nell'articolo ho notato che c'e' anche una sezione relativa
agli assorbenti, non sono solo i bebè a inquinare selvaggiamente il mondo.... ;-)
Il discorso assorbenti verrà affrontato in altra sezione, intanto cerca info sulla Mooncup :-)))
RispondiEliminaAnch'io penso spesso a quanto inquina un pannolino per bambini, però bisogna ammettere che quelli usa-e-getta ai tempi hanno costituito un'importantissima rivoluzione. Considerando che lo svuotamento e il lavaggio (a mano, of course) dei pannolini è sempre stato un grazioso compito riservato alla genitrice del bebè, posso capire come la versione cartacea sia stata vista come una vera e propria liberazione. Spero che adesso che si ritorna al passato si possa almeno dividere la fatica coi genitori maschi!
RispondiEliminaQuando ho dovuto scegliere io non ho avuto dubbi e ho deciso subito per i pannolini lavabili. Li ho acquistati su http://www.universoecologico.it
RispondiEliminaE, oltre a questo, non potevo non fare niente anche per me, così ho preso anche la mooncup!
Sono soddisfatta di questa scelta, e anche se la maggior parte delle mamme che mi vedono usare i pannolini lavabili o solamente me ne sentono parlare mi guardano come se fossi una marziana, la rifarei!
W i pannolini lavabili!
Sono interessata a promuovere l'utilizzo dei pannolini ecologici, attraverso
RispondiEliminaun progetto da sottoporre agli assessori dell'ambiente e agli assessori dei servizi sociali della mia Zona in provincia di Brescia.
Aspetto da voi indicazioni per aiutare il Centro Aiuto alla Vita, che si attiva per
favorire questo progetto.
Marina, mandami una email con tutti i dettagli, sarò ben lieta di trascriverli sul blog!
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