59 ingredienti. E' questa la sconcertante risposta.
Mentre per farne uno in casa ne occorrono 4: frutta, gelato, ghiaccio e zucchero.
Gli inglesi, ma possiamo dire che stiamo prendendo la stessa piega anche noi italiani, spendono più del 90% della somma per il cibo in cibo confezionato/elaborato.
Quello che molti di noi non sanno, è che le tecniche di inscatolamento, congelamento e disidratazione (oltre che di elaborazione vera e propria) usate per creare il prodotto finito distruggono aromi, colori, sapori. Insieme, e non è da sottovalutare, a tutti i principi nutritivi propri di quei cibi all'origine.
Detto questo, è ovvio che un prodotto industriale privo di aromi avrebbe poco successo tra i consumatori; è per questo che imponenti e misteriosissimi laboratori lavorano alacremente per riprodurre tutti i sapori e i profumi del mondo.
Per i prodotti dei bambini c'è un trattamento speciale: gli aromi creati appositamente per loro prevedono l'eliminazione assoluta dell'amaro e un aumento della dolcezza rispetto al prodotto naturale. Non solo, gli aromi destinati ai bambini sono due volte più dolci di quelli per gli adulti.
Cosa comporta questo? Lo capiamo senza troppe questioni: il senso del gusto viene alterato sin dalla più tenera età e si incentiva il bambino a cercare sempre più il gusto dolce.
Nel caso di un milkshake alla fragola, quello che i bambini cercano è un prodotto che abbia un gusto intenso e che assomigli a una gomma da masticare (avete presente quelle che quando le mettiamo in bocca stordiscono la lingua tanto sono "saporite"?).
A differenza di un milkshake casalingo quindi, i cuochi in camice bianco e laurea che inventano i prodotti per i fast-food utilizzano:
latte intero, latte scremato, zucchero, sciroppo, sciroppo di glucosio, gomma guar, monoglyceridi e digliceridi degli acidi grassi,gomma di cellulosa, fosfato di sodio, carragenina, acido citrico, E129 e aroma artificiale di fragola.
E cosa c'è dietro il termine "aroma artificiale di fragola"?
Una simpatica sequenza di composti, che lascio in inglese perchè è il linguaggio convenzionale di questi componenti:
amyl acetate, amyl butyrate, amyl valerate, anethol, anisyl formate, benzyl acetate, benzyl isobutyrate, butyric acid, cinnamyl isobutyrate, cinnamyl valerate, cognac essential oil, diacetyl, dipropyl ketone, ethyl butyrate, ethyl cinnamate, ethyl heptanoate, ethyl heptylate, ethyl lactate, ethyl methylphenylglycidate, ethyl nitrate, ethyl propionate, ethyl valerate, heliotropin, hydroxyphrenyl- 2-butanone (10% soluto in alcool), ionone, isobutyl anthranilate, isobutyl butyrate, lemon essential oil, maltol, 4-methylacetophenone, methyl anthranilate, methyl benzoate, methyl cinnamate, methyl heptine carbonate, methyl naphthyl ketone, methyl salicylate, mint essential oil, neroli essential oil, nerolin, neryl isobutyrate, orris butter, phenethyl alcohol, rose, rum ether, undecalactone, vanillina e solventi.
Insomma, tutta una serie di interessantissimi composti chimici che non si è ancora ben capito come possano reagire nello stomaco e nel tratto intestinale durante tutta la fase della digestione/assimilazione/espulsione, composti che ovviamente interferiscono con una crescita sana e salutare.
(fonte The Guardian)
Cosa fare, allora?
- Limitare i danni evitando accuratamente di portare gli under 18 nei fast food
- Se proprio dovete, non abituateli a consumare i prodotti dolci quali gelati e bibite
- Abituare i bambini ai veri gusti sin dallo svezzamento; se qualcosa non è di loro gradimento, non forzarli ma soprattutto non sostituire l'alimento con un prodotto dolce
- Preparare in casa frullati e milkshakes sostituendo o alternando al latte/gelato vaccino i latti/gelati vegetali e usando dolcificanti naturali come malto di riso o zucchero integrale di canna (leggermente amaro) o sciroppo di agave. In nessun caso somministrarli alla fine dei pasti ma piuttosto offrirli come merende, colazioni o spuntini
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