Inauguriamo oggi una rubrica che spero possa essere utile per svelare quel nebbioso manto di mistero che avvolge la produzione industriale di alimenti.
Chi mi segue già sa quante volte io abbia parlato male della grande distribuzione organizzata e del cibo pronto, ma non è mai abbastanza. Per questo motivo, periodicamente e anche su richiesta analizzeremo insieme alcuni prodotti presi a caso dai supermercati. E' un esercizio che spero possa essere uno stimolo ad attivare sempre e comunque le antenne della consapevolezza alimentare.
Non discuterò in questo ambito di combinazioni alimentari, equilibri nutritivi o dell'importanza di condurre una dieta il più possibile priva di proteine animali, questo già lo sapete. Quello che mi preme è, appunto, la consapevolezza di ciò che acquistiamo prima di metterlo nel carrello della spesa.
Cominciamo con una generica confezione di Agnolotti di Carne, del peso di 500 gr e del costo di 2,70 euro per confezione.
Perchè una confezione di pasta ripiena come apripista (o apripasta?)
Perchè è il piatto d'emergenza, quello che spesso non manca mai nei frigoriferi di casa, la svolta di un pranzo o una cena pronti con poca fatica e magari anche un sugo veloce (o pronto).
Ingredienti:
Pasta - Semola di grano duro, uova (20%), acqua.
Ripieno - carne bovina ((37,50% sul ripieno), mortadella (37,50%) carne di suino, latte scremato in polvere, stabilizzanti (E451- E452), saccarosio, pepe, aglio, noce moscata, antiossidante E300, conservanti E250 - E251, aromi naturali, destrosio), fiocchi di patate (patate disidratate, spezie, estratto vegetale), farina di grano tenero tipo 00, acqua, ortaggi disidratati macinati in prop variabili (carota, cipolla, sedano, aglio), pangrattato, noce moscata, piante aromatiche, sale, destrosio, grasso vegetale idrogenato, esaltatore di sapidità - glutammato monosodico, estratto per brodo, estratto di lievito, estratto di carne, ortaggi disidratati, formaggio, aromi, spezie.
E la chicca finale
ALLERGENI: Lattosio, sedano, anidride solforosa, solfiti.
Iniziamo subito con il dire che per vendere questo prodotto ci vorrebbe la licenza che danno ai venditori di armi, tali e tanti sono gli ingredienti che attentano alla salute.
La prima cosa che salta all'occhio è la sconsiderata quantità di ingredienti necessaria per confezionare questo raviolo ripieno. Certo, il processo è sicuramente complesso, ma io ricordo mia nonna che tirava la sfoglia (acqua, farina, uova) e, dopo aver fatto un arrosto misto di carne bovina e suina (olio, sale, pepe, odori vari e basta), lo tritava insieme a pochissima mortadella, aggiustava di sale, formaggio grattugiato e basta.
Quello che mangiavamo era un prodotto fresco, gastricamente complesso da digerire ma, come ci piace dire dei sapori di un tempo, genuino e autentico. Era, alla fine, la somma deliziosa di carne e pasta.
Questo raviolo no. Questo raviolo sembra uscito dal cappello del mago Casanova il giorno successivo a una sbronza epocale, è un centrifugato cosmico di tutti gli elementi presenti in natura, più l'aggiunta di polverine magiche provenienti dal paese della strega Nocciola
Ma procediamo con l'analisi, andando ad esplorare il fantastico mondo degli ingredienti che sopra ho evidenziato in neretto
stabilizzanti (E451- E452): sono sali di sodio o altro elemento legati a fosfati. Servono a stabilizzare e tenere legate le emulsioni (a far sì che non si disfino con il passare dei giorni) e a trattenere acqua nell'impasto, per rendere sempre morbido e appetibile in questo caso il ripieno.
Saccarosio e destrosio: è zucchero. Presente per ben tre volte nell'elenco ingredienti.
antiossidante E300 : è l'acido ascorbico, cioè la vitamina C. Attenzione, non crediate che mangiare questi ravioli possa aumentare la nostra dose giornaliera di vitamina c!!!
conservanti E250 - E251 Nitrito di sodio, nitrato di sodio. Servono a scongiurare la presenza di botulino, tossina che può svilupparsi sulla carne, simpatica se iniettata da chirurghi plastici ma letale se ingerita. Se però per i nitrati non ci sono problematiche accertate, per i NITRITI invece è assodato che esse sono precursori delle nitrosammine, potenziali cancerogeni. I nitriti sono vietati per i lattanti e fortemente sconsigliati per i bambini. Ovviamente, se una cosa non la può mangiare un bambino, perchè dovrebbe mangiarla un adulto?
grasso vegetale idrogenato: dona consistenza, morbidezza all'impasto. Ma ormai sappiamo tutti che i grassi idrogenati o trans sono dei killer per le nostre arterie, e la presenza di questa sostanza in un prodotto del genere è giustificata solo dal basso costo che queste materie prime hanno.
glutammato monosodico: dona sapore al prodotto. Senza il glutammato e gli aromi vari, la maggior parte del cibo che compriamo pronto non avrebbe nessun sapore. Sappiamo tutti ormai cos'è la sindrome da ristorante cinese (eccesso di glutammato nelle pietanze) e sebbene molti studi scagionino questo ingrediente, a me piace linkarvi questo interessante articolo: http://www.medicinaoltre.com/articoli_detail.lasso?codice_articolo=2009020210162384431146
estratto per brodo: un non ben precisato concentrato di carne e/o grassi animali (altra urea e grassi saturi) http://www.medicinaoltre.com/articoli_detail.lasso?codice_articolo=2009020210162384431146
estratto di lievito, estratto di carne: altre sostanze che servono a dare sapore ad un prodotto altrimenti incolore nonostante i diecimila ingredienti.
aromi: tutto ciò che non è indicato come aromi naturali è un puro prodotto di sintesi che viene creato a partire da qualsiasi tipo di molecola e che ci dà l'illusoria sensazione di mangiare qualsiasi cosa il produttore vuole che noi si pensi di star mangiando. L'aroma altera la possibilità di distinguere un prodotto buono da uno cattivo, e diseduca le papille gustative ai veri sapori della natura.
Come abbiamo visto, a questa confezione di ravioli sostanza e sapore vengono dati non dalle mille spezie ma da accurate e sapienti miscele di sostanze chimiche che il nostro fegato dovrà elaborare, trattare, e cercare di smaltire. Arriviamo ad ingerire in un anno circa sei o sette chili pro capite, e per i bambini (rimpinzati quotidianamente da dolcetti e merendine) la situazione non è migliore.
Ognuna di queste sostanze interagisce con le altre, e sebbene ci siano centinaia di studi che dimostrano come il tal additivo non sia nocivo o il tal altro faccia addirittura bene, pochi studi vengono fatti per capire le interazioni, o la soglia massima giornaliera/annua oltre la quale si cominciano a scassare gli organi.
Purtroppo questo è il prezzo che dobbiamo pagare per avere del cibo a buon mercato: la qualità al solito costa, o denaro o tempo per farla.
Io scelgo la seconda strada... per quel che posso ;-)