mercoledì 25 giugno 2008

Bilanci - Come cambia l'approccio al supermercato

E' giunto il momento di fare dei bilanci, essendo ormai da più di un anno che cerchiamo di nutrirci di cibo biologico.

Non siamo dei santi, e saremmo degli ipocriti se dicessimo che ormai mangiamo solo bio.

Non sempre purtroppo ci si riesce, e non sempre lo confesso, si ha voglia di andare in tre posti diversi per comprare tutto ciò che serve per una settimana di pasti.

L'importante però è l'impegno e la voglia di dare continuità al progetto avviato.

Così le mie spese si articolano nel seguente modo:

- settimanalmente mi reco dall'agricoltore bio per ortaggi uova e pane (Agricolturanuova)

- spesa settimanale di altra verdura e  frutta da un produttore locale, e pesce (e prosciutto di montagna) 

- occasionalmente compro legumi pasta e  cereali nei supermercati biologici (NaturaSì e PiùBio) e acqua in bottiglia di vetro a rendere

- occasionalmente ancora acquisto detersivi Officina Naturae bio su Internet (o quelli alla spina da Panorama)

- carne chianina (poca) al supermercato vicino casa (Carrefour)

 

Poi, aggiungiamo  le note dolenti: bibite, birre e qualche pesce surgelato al supermercato della GDO.

 

Però ho notato un grande cambiamento nell'approccio alla spesa: compriamo molto meno, meno superfluo e soprattutto quando andiamo al supermercato impieghiamo 15 minuti scarsissimi per fare la spesa. Allo stesso modo, i vari passaggi al mercato o ai negozi bio sono così brevi da consentirci (spostamenti esclusi) di fare la spesa per una settimana in un'ora e mezza totale. Con gli spostamenti arriviamo a poco più di due ore.

Un risparmio di tempo e di denaro considerevole, che sarebbe maggiore se smettessimo prima o poi di acquistare tutte quelle bibite :-(

Un altro grande cambiamento che mi sorprende alquanto è questo: avendo eliminato completamente i cibi pronti, preparati e precotti, la lista dei cibi da comprare presso la Grande Distribuzione organizzata si riduce a un terzo; quando abbiamo fretta e non si ha davvero tempo per stare a preparare cibo (eventi rarissimi, anche perchè per cuocere la pasta ci vuole meno tempo che a riscaldare il primo piatto congelato) , mi capita di girare per quei banchi refrigeranti o congelanti senza prendere nulla. Non so più che prendere, è tutto così pieno di conservanti e additivi che preferisco mangiare una frutta o dell'insalata.  L'altro ieri ho preso delle crocchette di merluzzo e di tonno da friggere per disperazione, ma non essendo più abituati a quei sapori abbiamo lasciato tutto e siamo rimasti col becco asciutto.

E tutto questo vi assicuro che è un processo naturale, senza forzature o violenze o imposizioni etiche.

Certo è che nessuno ci deve correre dietro, e che gli sgarri e le eccezioni ci devono essere.

 

Vi garantisco però che comprare il necessario, soprattutto fresco e non preparato industrialmente, fa bene alla salute, al portafoglio e al tempo libero. 

 

lunedì 23 giugno 2008

Finalmente il caldo - come reintegro i sali minerali?

E' arrivato il caldo.

Era ora, anche se il repentino cambio di temperature come sempre arreca non pochi danni ai nostri organismi.

Mal di testa, debolezze, svenimenti, pressione bassa.

Cosa si fa abitualmente per riprendere un pò di colore?

Bibite gassate, succhi industriali zuccherati, integratori in bottiglia, pastiglie effervescenti multiminerali multisintetiche e piene di additivi.

Che,  diciamocelo francamente, bene non fanno. Anzi, l'uso eccessivo di integratori liquidi per lo sport integra un sacco di zuccheri che sballano i livelli glicemici nel sangue.

E i tanto pubblicizzati multiminerali e integratori di potassio da banco, se usati sconsideratamente e senza cognizione di causa possono anche fare qualche danno; non tralasciamo fatto che gli integratori chimici non vengono ben assimilati dall'organismo.

 

Quali sono le magiche e complicatissime alternative econaturali a tutti questi intrugli costosi, dannosi e creaspazzatura?

 Ricetta numero 1 - per reintegrare liquidi causati da eccessiva sudorazione:

- Acqua di rubinetto (rigorosamente filtrata o minerale e locale in vetro con vuoto a rendere)

- un pizzico di sale integrale (bio) o in alternativa bicarbonato bio o cloruro di magnesio biodisponibile

- mezzo limone spremuto (bio)

- pochissimo zucchero integrale di canna o sciroppo di agave o miele 

Questa ricetta, grazie ai minerali contenuti in sale e zucchero integrali, reidrata disseta e rimineralizza con costi bassissimi e resa elevata. Ottima come integratore naturale durante lo sport.

 

Ricetta numero 2  - per dissetarsi:

- Acqua di rubinetto (rigorosamente filtrata o minerale e locale in vetro con vuoto a rendere)

- un cucchiaino di aceto di mele bio

- mezzo cucchiaino di miele

 E' ottima e disseta veramente, i nostri nonni che vivevano in campagna approverebbero

 

Ricetta numero 3 - per togliere la sete eccessiva: 

Leggermente più esotica rispetto alle altre ma pare funzioni 

 Un pezzettino di prugna salata giapponese Umeboshi da masticare e tenere in bocca un paio di minuti

 

 

Buona estate! 

 

 

giovedì 19 giugno 2008

Appuntamenti: Ecofest e commenti in coda

Per chi vive a Roma, a partire dal 20 giugno fino al 22, nell'area di villa Borghese adiacente Piazza di Siena ci sarà l'Ecofest, La festa dell'ambiente della Regione Lazio

Questi tre giorni prevedono un nutrito carnet di appuntamenti, ne cito alcuni: MOSTRA MODELLI di MOBILITA’ SOSTENIBILE
, COSA RESPIRIAMO E IN QUALI ACQUE  NUOTIAMO?, I nuovi valori della quotidianità La casa ecologica e i consumi sostenibili, Risorse idriche, suolo e biodiversità: le sfide del terzo millennio,   oltre a numerose iniziative rivolte ai bambini e laboratori didattici per gli adulti. Non mancheranno i momenti di intrattenimento serale, con artisti che si esibiranno in onore della manifestazione.

Gli espositori presenti sono in gran parte istituzioni o agenzie per l'ecosostenibilità, insomma è un momento da non perdere per approfondire tematiche così importanti.

Per saperne di più sul ricchissimo programma, vi rimando al sito: http://www.ecofest.it/

 

 

Considerazioni televisive 

 Mi è capitato a casa di parenti di sentire in tv la bella canzone di Rino Gaetano, E Berta filava.

Questa canzone accompagnava la pubblicità di una automobile di una nota casa automobilistica. Per chi non lo sapesse, Rino Gaetano è morto prematuramente schiantandosi con la sua automobile. A mio modesto parere è abbastanza sgradevole associare l'opera di qualcuno che ha perso la vita alla categoria di mezzi che hanno causato la sua scomparsa. 

lunedì 16 giugno 2008

Suv - finalmente delle buone notizie

30bbdc11695d2ccce3e7eadecaa5c2a6.jpgChe i Suv siano dei mostri energivori e "ambientivori" lo diciamo da tanto tempo.

Che se ne sia accorta la General Motors non può che farci felici. E' di pochi giorni fa la notizia che la GM entro il 2010 chiuderà quattro impianti di produzione poichè hanno riscontrato un netto calo delle vendite.

Con il prezzo del petrolio oltre le stelle, anche i guidatori a stelle e strisce avvertono il disagio del caro benzina, e sappiamo bene che il troppo esborso denaro è il primo motivo che spinge molte  persone a cambiare improvvisamente abitudini e diventare "ecologiste".

Inoltre l'odio negli Usa sembra salire ogni giorno di più: atti vandalici, spot  anti-mostri (http://motori.alice.it/auto/news/4031.html?pmk=not_cross). Insomma, decisamente qualcosa si sta muovendo.


Per quel che ci riguarda, sappiamo che le nostre strade cittadine di tutto hanno bisogno tranne che di ingombranti dinosauri guidati da automobilisti rampanti, e dell'inquinamento che provocano.

 

Insomma, non ce ne vogliano gli amanti di questi orrendi 4x4, ma senza questo ammasso di ferraglia staremmo tutti meglio. 

 Aggiorno il post per segnalarvi un articolo di AAMTerranuova:

Articolo 

 

Estratto sulla situazione in Italia:

Italia. Qui il fenomeno (crollo delle vendite) è ancora più marcato: le vendite si sono arrestate a 55.519 contro le 60.483 dello scorso anno, una variazione del -8.21%.

 

 

Speriamo che il trend negativo continui... 

venerdì 13 giugno 2008

Come i sussidi impoveriscono le nostre tasche e le risorse naturali

Che c'entra, direte voi?

Vi copioincollo una newsletter ricevuta dal sito di Scienza Vegetariana, perchè unisce una proposta di petizione europea a ciò che in realtà provocano gli allevamenti di bestiame e la pesca "selvaggia".

La news è molto lucida, assolutamente non di parte: leggiamola così come viene, senza pregiudizi, anche perchè l'iniziativa parte dal Centro internazionale di Ecologia della Nutrizione

il sito di Scienza Vegetariana è:

http://www.scienzavegetariana.it/

 

l Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione lancia
un'iniziativa - come petizione popolare a livello europeo - per porre
fine a ogni tipo di sussidio europeo all'allevamento, alla pesca, alle
coltivazioni di mangimi per animali d'allevamento.

Chiediamo a tutti, singoli, gruppi, organizzazioni a favore della scelta
veg(etari)ana di diffondere questa iniziativa, sia in Italia che in
altri paesi europei. L'annuncio dell'iniziativa e' disponibile anche in
inglese.

Negli ultimi cinquant'anni si è andato diffondendo in maniera
esponenziale, in tutta Europa e in tutto il mondo industrializzato, il
consumo di alimenti animali (carne, pesce, latte e latticini, uova).
Oggi questi prodotti hanno un costo bassissimo, rispetto ai costi reali
di produzione, spesso più basso anche degli alimenti vegetali, che
invece, per forza di cose, hanno alle spalle una quantità di materie
prime, energia, lavoro, molto inferiore.


Questo accade perché allevatori e pescatori ricevono dallo Stato e
dall'Unione Europea aiuti monetari diretti e indiretti: in sostanza,
quello che non paghiamo alla cassa del supermercato, lo paghiamo in
tasse, e lo paga anche chi sceglie di non comprare alimenti animali.

Tutto questo è tanto più grave quanto più sono pesanti le conseguenze
degli alti consumi di carne, pesce e altri cibi animali, sull'ambiente,
sulla salute umana, sullo sviluppo dei paesi poveri. Se i governi
nazionali e la Comunità Europea sostenessero e promuovessero soltanto il
consumo di cibi sani e a basso impatto ambientale attraverso sussidi,
ciò sarebbe del tutto lecito e positivo.  Lo fanno invece con alimenti la cui produzione e consumo hanno effetti devastanti...
e questo non è né accettabile né lecito, e sta a noi cittadini porre fine a questo stato di cose e spingere per una politica più lungimirante, sensata, e
sostenibile in questo campo, che protegga l'ambiente e la salute umana,
anziché danneggiarli come accade ora.

Quello che intendiamo proporre è di invertire questa tendenza
autodistruttiva, prima di tutto mettendo fine a ogni genere di sussidio
all'allevamento, alla pesca e alle coltivazioni di mangimi per animali
d'allevamento.

Proponiamo una petizione popolare a livello europeo che ha lo scopo sia
di portare avanti questa istanza presso il Parlamento Europeo sia
sollevare questo problema in vari ambiti, perché non viene mai posta
abbastanza attenzione a quanto sia dannosa la pratica dell'allevamento e
a quanto sia dunque inaccettabile contribuirvi con denaro pubblico.

Aiutaci a raccogliere firme!

Firma on-line:
http://www.nutritionecology.org/it/news/petition_cap.html

 

 

Estratto dal sito nutritionecology:

Gli animali d'allevamento sono davvero inefficienti come "macchine" per convertire proteine vegetali in proteine animali; di conseguenza, per produrre cibi animali vengono consumate molte più risorse rispetto a quelle necessarie per la produzione di cibo vegetale. Questo enorme spreco di risorse è una delle conseguenze meno pubblicizzate, ma la più devastante, della tanto decantata "Livestock revolution" (Rivoluzione del bestiame). È innegabile che questo spreco di risorse provochi un enorme impatto ambientale sul pianeta. Come affermato dal World Watch Institute, con l'evolversi della scienza dell'ecologia, è ormai assodato che gli appetiti umani per la carne animale siano la vera forza scatenante di tutte le principali categorie di danno ambientale che in questo momento minacciano il futuro dell'umanità : la deforestazione, l'erosione, la scarsità  d'acqua, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità , l'ingiustizia sociale, la destabilizzazione delle comunità  e la diffusione delle malattie.

 

martedì 10 giugno 2008

Primi caldi = frotte di zanzare

Ogni estate la solita storia: come si superano i venti gradi ecco arrivare nugoli di zanzare pronte a mordere e a lasciare cari e pruriginosi ricordi.

Da qualche anno poi, con la zanzara tigre che la fa da regina incontrastata delle nostre notti e dei nostri giorni, ci ritroviamo a combattere con punture dolorose e ponfi giganteschi.

Cosa fare?

Elenchiamo intanto cosa EVITARE:

-  Evitare di spruzzare in casa spray insetticidi o di attaccarli alla presa di corrente o bruciare zampironi : sono tossici anche per la nostra salute

- disinfestare giardini e parti comuni con decalitri di insetticidi chimici: come sopra, sono altamente tossici per l'uomo, per gli animali domestici e rendono potenzialmente dannose tutte le piante commestibili che andremo a consumare

- applicare repellenti a base petrolchimica o comunque con sostanze chimiche di sintesi: pericolose e potenzialmente allergizzanti, soprattutto per i bambini

 - lasciare in casa o sul balcone o nei giardini depositi stagnanti di acqua: pochi millimetri possono ospitare una gran quantità di larve

 - Evitare in ogni caso di inquinare con sostanze dannose le falde acquifere o gli scarichi: in un modo o nell'altro, queste sostanze che hanno lo scopo di "uccidere" ritornano a noi sotto forma di ortaggio, acqua o spezzatino.

 

Cosa fare?

- Utilizzare larvicidi biologici (Bacillus thuringiensis) nei luogi dove ristagnano acque (scarichi comuni, laghetti artificiali, fontane)

- mettere un filo di rame nei sottovasi : le larve non riescono a sopravvivere perchè per loro è velenoso 

- utilizzare prodotti naturali a base di citronella come insetticidi e applicare tutte le precauzioni meccaniche del caso: zanzariere in primis e retine proteggi bebè su lettini e passeggini;  per gli amanti delle grigliate vanno bene anche le macchinette elettriche che "friggono" le zanzare (purtroppo ammazzano anche farfalle, falene, e altri insetti)

- una volta punti, non ricorrere (se non in casi specifici e particolari) a pomate farmaceutiche o cortisoniche ma preferire prodotti naturali o omeopatici: in farmacia si trova una pomata Heel Comp, ma potreste mettere anche dell'olio essenziale di lavanda.

 

Scegliere comunque sempre la via più naturale e meno tossica per la nostra salute e l'ambiente. 

 

venerdì 6 giugno 2008

Dal sapone allo stomaco: viaggio alla scoperta dei metalli pesanti

Il titolo potrà preoccupare qualche lettore, ma non preoccupatevi che la via della pazzia è ancora lunga.Come può il semplice gesto di lavarci le mani portare nel nostro organismo metalli tossici quali mercurio e piombo?  

I metalli pesanti sono presenti nel cibo, nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo; alcuni di loro (selenio e rame) sono indispensabili al nostro organismo, ma in misura quasi irrilevabile. Diversamente provocherebbero tutta una serie di malattie estremamente significative. Possiamo ingerire i metalli tramite l'acqua potabile che passa nelle tubature di piombo non perfettamente manutenute, ma anche mangiando pesce (e altri alimenti) ricco di mercurio.

Non è facile farli espellere dal nostro organismo, se ci si trova davanti a seri casi di intossicazione, quindi facilmente rilevabile, si ricorre ad una terapia chelante, che li solubilizza e ci aiuta a disintossicarci. Per tutti gli altri casi, è difficile che ci si accorga che la causa dei nostri acciacchi possa essere dovuta ai metalli. 

Nota dolente, i metalli pesanti non vengono distrutti o dissolti da niente, possono concentrarsi in agglomerati e "precipitare" sul fondo degli oceani, indigesti bocconi per i pesci più grulli. Ma i pesci sono furbi, e infatti non lo ingerirebbero se fosse per loro.

 

Ma che c'entriamo noi con il nostro sapone?

Un componente onnipresente nei nostri detergenti, il Tetrasodium Edta, funge da chelante dei nostri cari amici. Una volta arrivato in mare o nei fiumi tramite le fognature, riesce a smuovere/solubilizzare i metalli che risiedono  sul fondale. Quindi l'agglomerato si "disagglomera" e viene reso disponibile attraverso l'acqua agli organismi acquatici. I quali, come noi, assumono questi felici ingredienti respirando e mangiando. Il pesce che si nutre di plancton accumula nell'organismo dosi minime di elementi tossici, ma il pesce che si trova al vertice della catena alimentare, assorbe dosi maggiori poichè lo ingerisce sia dall'acqua che dai numerosi pesci che mangia, Più il pesce è grande, maggiore sarà la quantità di tossine che ha nel suo organismo.

E' per questo che si suggerisce di mangiare con scarsissima frequenza prelibatezze quali tonno e pescespada, ma in ogni caso va fatta attenzione a tutti i pesci che si nutrono di altri pesci, preferendo anche il consumo di prodotti ittici marini piuttosto che provenienti da acque dolci "Quando il pH dell'acqua diminuisce, la solubilità del metallo aumenta e le particelle del metallo diventano più mobili. Ecco perchè i metalli sono più tossici in acque dolci"  (corso di chimica dell'Università degli studi della Basilicata).

Lavarsi le mani o i capelli, o fare una doccia, diventano quindi un momento di riflessione e di ecoconsumo: evitando inutili ingredienti inquinanti non danneggiamo l'ecosistema e non danneggiamo la nostra precaria salute.

 

Naturalmente i metalli pesanti  si diffondono in svariati modi, ma se nel nostro piccolo possiamo evitare di autoinquinarci è meglio, no? 


 

 

giovedì 5 giugno 2008

Eco attitudini: raccolta differenziata della carta

Su Metro di oggi, che dedica la prima di copertina ad un argomento sempre troppo trascurato (vedi l'articolo "Il Polo Nord sarà un mare entro il 2040" http://www.metronews.it/news-italia/il-polo-nord-sar-un-mare-nel-2040.html?Itemid=236%3FItemid%3D135704 ), ho letto dei dati che da una parte mi fanno piacere, dall'altra mi inducono a riflettere sul fatto che a Roma c'è un'altra Italia.

Secondo stime del consorzio Comieco, in Italia si riciclano circa 5 milioni di tonnellate di carta all'anno.

Milano detiene la percentuale più alta, il 78%, Roma si aggira intorno al 41% circa.

Perchè questo post?

Perchè è fondamentale sensibilizzare i cittadini verso una maggiore attenzione nella gestione della nostra quotidiana spazzatura. E' fondamentale che le migliaia di copie dei quotidiani gratuiti (solo Metro ha una tiratura quotidiana nazionale di 850000 copie, ed è solo uno degli ormai numerosi giornalini che circolano) vengano riposte in appositi contenitori, pronte per essere riutilizzate più e più volte senza per questo dover abbattere nuovi alberi. E perchè i comuni ottengono denaro rivendendo al consorzio Comieco la carta.

A Roma come al solito la realtà è diversa, sebbene possa sembrare che si ricicli il 40% della carta (percentuale evidentemente molto bassa), le strade della nostra città parrebbero indicare tutt'altro. Cartacce ovunque, fogli di giornali così numerosi da superare in "popolazione"  l'insieme dei ratti e dei piccioni capitolini, scatole e scatoloni che i negozianti gettano nella spazzatura comune per evitare di pagare i due soldi del camioncino Ama che viene a raccoglierli e, si spera, a differenziarli appositamente, eccetera...

Insomma, la nostra città è sporca, e poco ecologica. Sembra un campo di battaglia post atomico, una scena del crimine in cui tutte le edicole e le stamperie della città sono esplose contemporaneamente spargendo carta ovunque in maniera molto democratica. Siamo cittadini poco ecologici, poco accorti a tematiche importanti e decisive per il futuro del nostro pianeta ma soprattutto dei nostri figli. D'altronde l'alternativa al riciclo e al minor spreco sono gli inceneritori, tanto amati dai nostri politicanti ma fin troppo sospettati di provocare danni oltrechè essere superati in termini di resa da impianti "bio-compostibili" di maggiore resa e minor costo.

Come sempre per iniziare possiamo chiederci, cosa possiamo fare? Iniziare a dare il buon esempio, senza dire nulla ma "ostentando" la nostra buona attitudine; se vediamo cartacce in prossimità di un secchione della raccolta carta, possiamo dedicare qualche minuto a fare "piegamenti" per raccogliere la carta e gettarla; possiamo iniziare a scegliere prodotti riciclati, che incidono in maniera considerevolmente minore sul consumo delle ormai scarse risorse del pianeta.