venerdì 23 novembre 2012

Operazione salva cibo

Questo post trae spunto da un simpaticissimo episodio accadutomi pochi giorni or sono quando, ignara dell'orrore che avrei presto scoperto, sono andata ad aprire la credenza dove conservo spezie legumi e cereali e mi sono ritrovata circondata da insetti e farfalline del cibo in tutti gli stadi della loro esistenza. Una vera invasione che mi ha vista impegnata per ben quattro ore in una durissima lotta e che mi ha costretta a gettare nell'immondizia cibo per un valore circa di 60 euro.


Il bello è che tutto questo sfacelo è esploso nel giro di 48 ore circa, dacchè l'ultima volta che avevamo aperto le ante non v'era traccia visibile di ciò che ci aspettava.


Per evitare di incorrere nuovamente in questo spiacevole e alquanto disgusplatter episodio, dopo aver svuotato tutto, ho cercato informazioni in rete per avere rimedi naturali che mi aiutassero.


Ecco qualche piccola dritta catturata e che diventerà il mio mantra.


 


PREVENIRE- Le farfalline o gli insetti spesso entrano nelle nostre case con i cibi sfusi che compriamo.


Nel mio caso particolare, con un kg di farro comprato al mercato. Questo non significa che dobbiamo smettere di comprare cibo sfuso, ci mancherebbe. Dobbiamo solo fare attenzione quando acquistiamo e guardare attentamente i contenitori dove è esposta la merce; ovviamente, per alcune tipologie di insetti o per le uova questo è più difficile, ma evitiamo di portare in casa farine con strani puntini o cereali semoventi.


Per escludere poi qualsiasi rischio di contaminazione, alcuni suggeriscono di mettere in freezer per qualche giorno i prodotti, in modo tale da uccidere le larve. Ovviamente, ciò non può essere fattibile per tutti gli alimenti, in particolare le spezie.


 


PREVENIRE - Comprare sempre il minimo di scorta necessaria e mangiare al più presto le confezioni aperte.


Anche il cibo secco come abbiamo visto è soggetto a deperimento, è quindi inutile acquistarne ingenti scorte per farlo mangiare agli insetti.


MANUTENERE - Le credenze devono essere pulite e controllate regolarmente.


Con una soluzione ecologica di acqua e aceto oppure di alcool e oli essenziali che vedremo più avanti. L'importante è pulire a fondo, gettare eventuali contenitori in carta/cartone e pulire tutte le superfici concave e rimetterle a "testa in giù". Nel mio caso, avevo dei bicchieri nuovi dentro la dispensa che erano stati colonizzati insieme ai loro contenitori di cartone.


 


MANUTENERE - Rimedi naturali per tenere lontani gli insetti


Sul web ci sono molte proposte, io vi suggerisco le più semplici:



  • quando pulite fate un'ultima passata con un panno imbevuto di aceto

  • tenete sempre un batuffolo di cotone imbevuto di olii essenziali. Il mio mix è chiodi di garofano, menta, lavanda ma si possono anche mettere eucalipto, citronella, alloro

  • se si ha a disposizione una pianta di alloro, dei mazzetti di foglie fresche possono aiutare a tenere lontani gli insetti

  • in alternativa, buccia di arancio fresca e chiodi di garofano sono sgradevoli agli insetti


CONSERVARE - Il cibo secco va messo in contenitori di vetro a chiusura ermetica


Oppure in buste di plastica spesse. Se il cibo è già contaminato non si salverà, ma non contaminerà quello che c'è intorno.


CONSERVARE - alcune spezie attirano gli insetti come mosche al miele


Curry, paprika, peperoncino macinato. Ma anche semi di finocchio, cumino, e i semi oleosi sono graditissimi spuntini per questi animali. Vanno conservati con cura maggiore rispetto agli altri cibi e controllati almeno una volta a settimana.


RIMEDIARE - Se sono presenti gli insetti adulti, la contaminazione è avvenuta.


E' quindi preferibile buttare tutte le confezioni di alimenti aperte e controllare attentamente che le altre non siano in qualche modo state accedute dagli insetti.


Il cibo contaminato deve uscire di casa il più presto possibile, per evitare che esca da una finestra e rientri da un'altra.


RIMEDIARE - Pulire a fondo


Una volta scoperta la contaminazione, oltre alla pulizia con acqua calda e aceto, se i mobili lo consentono pulire con un generatore di vapore tutto il mobile.


 


E' ovvio che meno il cibo viene trattenuto in casa minori sono le possibilità che possa essere preda di clamorose invasioni, pertanto l'invito è sempre rivolto alla sobrietà nell'acquisto e al (ben) detto "less is more"


 


Per approfondire:


http://www.stretcher.com/stories/00/001002a.cfm#.UKpdG4fM2So


http://www.greenme.it/consumare/detergenza/4965-dispense-falene-tignole-della-farina-parassiti


http://pulirefacile.donnad.it/eco-e-facile/idee-in-verde/leggi/combattere-le-farfalline-del-cibo


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giovedì 15 novembre 2012

Decluttering room by room - il bagno

Iniziamo oggi una piccola rubrica di decluttering con alcuni consigli sperimentati sul campo per la pulizia di spazi ingombrati dall'inutile o dal troppo. Buona lettura e buona applicazione!


 


 


 


Non è una novità, chi mi segue sa che ho intrapreso la difficile ma ricca di soddisfazioni via del decluttering, metaforicamente noto come "svuotamento cantine".


Nonostante il fatto che la casa in cui sono domiciliata è di modeste dimensioni, sembra che queste stanze non riescano mai a svuotarsi completamente o, quantomeno, al livello che vorrei.


Naturalmente non mi arrendo, e per non scoraggiarmi ho deciso di attaccare il Tempio per eccellenza di ogni casa: il bagno.


Il bagno è quel luogo misterioso e ricco di strane pozioni dove oltre alle funzioni corporali la gente passa tanto tanto tempo a lisciarsi il pelo, leccarsi le zampe, e impiastricciarsi di nuovo in un profluvio di aromi misti. Ricordo il bagno dei miei cari zii, il triplo del mio e con un terzo del mobilio che ho io, nascondere anch'esso il terribile segreto che ci accomuna tutti: le scorte di prodotti di igiene e bellezza. Questo bagno verde acqua dalle piastrelle alle ante, aveva due enormi cassettoni stracarichi di sapone (all'epoca ci si lavava con quello), creme da barba, creme per capelli, cera di cupra e qualche altra cosa. Non tanto la varietà ma la quantità dei prodotti sconvolse la mia innocente mente d'infante, e da allora perseguo l'improponibile obiettivo di eguagliare cotanta abbondanza. Improponibile perchè nel frattempo la gamma di prodotti per il bagno e la cura della persona ha raggiunto numeri a 10 zeri, e quindi ora puntiamo semplicemente sulla "vastità della varietà" per arrivare a scorte elefantiache.


Detto ciò, e nonostante la mia sobrietà e dedizione all'ecobio, anche il bagno ha avuto/ha bisogno di una bella svuotata terapeutica.


Cosa possiamo fare per rendere anche la stanza dal bagno una stanza immune all'accumulo?



  • evitare accuratamente le offerte 3x2 e gli sconti "irrinunciabili", soprattutto se riguardano prodotti il cui uso non è quotidiano o la cui singola confezione dura mesi. Come sempre quando compriamo in offerta, ci sembra sempre di aver fatto un grande affare, mentre in realtà troppo spesso conserviamo per eoni scorte eccessive che poi butteremo nell'immondizia per sopraggiunta scadenza o perchè semplicemente non ci piace usarle.

  • utilizzare uno, al massimo due prodotti di pulizia per tutta la famiglia. Non è difficile se non si hanno particolari esigenze dermatologiche. Ricordiamoci ad esempio che gli shampoo di uno stesso marchio ma con caratteristiche diverse differiscono in minimi termini gli uni dagli altri.

  • acquistare se possibile prodotti basici che si possono personalizzare al momento con piccole dosi di oli vegetali, oli essenziali, acque aromatiche.

  • imparare ad usare gli ingredienti che abbiamo in cucina: non vale la pena spendere decine di euro per uno scrub al sale quando possiamo farcelo da soli con sale da cucina, olio d'oliva e poco altro

  • limitare le scorte dei cosidetti prodotti indispensabili: quand'è stata l'ultima volta che siamo rimasti senza dentifricio, carta igienica o sapone? Rispondiamo sinceramente

  • acquistare cosmetici il cui packaging è ridotto al minimo: niente scatole ma anche niente flaconi, se decidiamo di lavare il nostro corpo con dell'ottimo sapone vegetale.

  • comprare e utilizzare, rigorosamente, un massimo di due prodotti viso alla volta (siero/contorno occhi, crema idratante/tonico). Chi l'ha detto che abbiamo bisogno di duecento prodotti per una superficie così piccola?

  • non ci lasciamo tentare dall'ennesimo asciugamani tanto bello e colorato, che a casa ne abbiamo una copiosa scorta che ogni sera prega di essere usata l'indomani.

  • dedichiamo un piccolo spazio a spazzole e pettini, e accontentiamoci di averne il minimo indispensabile


 


Ed ecco che il bagno, giorno dopo giorno, ridiventa un luogo di relax da poter sfruttare appieno.


 


 


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martedì 6 novembre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 45

Prova a passare un intero giorno a settimana senza spendere un centesimo: portati acqua e caffè da casa, pranzo al sacco e spostati se puoi con i mezzi. Sembra difficile ma con un piccolissimo sforzo di volontà diventerà una risparmiosissima abitudine


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venerdì 2 novembre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 44

Riscaldamento: non esagerare con la temperatura, piuttosto indossa un maglione più pesante ed evita che il corpo si intorpidisca facendo dei semplici esercizi per riattivare la circolazione.


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lunedì 29 ottobre 2012

Piadina light e senza grassi animali

Dieci giorni fa ho comprato un testo per piadina. Il commerciante lo vendeva come padella dietetica per cuocerci di tutto in quanto antiaderente, ma il nostro obiettivo era proprio quello di iniziare  a cucinare per nostro conto le piadine che tanto amiamo e renderle più leggere.

Ho trovato su giallo zafferano questa ricetta senza strutto, alla quale ho applicato la piccola variante del latte di riso al posto di quello vaccino.

Ingredienti per circa 5 piadine


  • 500 g di farina 00

  • 50 g di latte di riso

  • 50 g. di olio 

  • 10 g di sale fino

  • un spolverata di pepe nero macinato

  • acqua q.b.

Procedimento 


  • Mettete la farina in una ciotola capiente e versate il latte, il sale, il pepe e l’olio.

  •  Mescolate ed aggiungete acqua un po’ per volta fino ad ottenere una consistenza che possiate lavorare sulla spianatoia senza che l’impasto rimanga attaccato alle mani.

  • Rimettete l’impasto nella ciotola e copritela con un foglio di pellicola trasparente.

  • Fate riposare in frigo per almeno un’ora prima di stenderla con il mattarello e cuocerla nel testo ben caldo

  • la piadina impiega pochi minuti a cuocersi, va girata ogni trenta secondi per ottenere una cottura omogenea e secondo le vostre esigenze

  • farcire a piacere.

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Il link della ricetta originale:

http://blog.giallozafferano.it/cucinamartina/piadina-con-lolio-ricetta-senza-strutto/

mercoledì 24 ottobre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 43

Fai attenzione agli apparecchi in stand-by: molti elettrodomestici consumano la stessa quantità da "spenti" che da accesi, e tutti indistintamente consumano inutilmente energia elettrica.


 


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martedì 16 ottobre 2012

Spaghettoni profumati con pomodorini e olio piccante

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Questa è davvero una ricetta rapida e che con il suo profumo inebriante riesce a cambiare l'umore di una persona.


 


Chi l'ha detto che un pasto non possa essere anche un fantastico momento di aromaterapia?


 


Veniamo agli ingredienti:


 


spaghetti/spaghettoni


 


dieci pomodori perini ben maturi


 


una manciata di erbe aromatiche (erba cipollina, salvia, rosmarino, basilico, prezzemolo, pochissimo origano)


 


olio evo


 


peperoncino


 


aglio


 


 costo indicativo per quattro persone: 2,5 euro


 


procedimento:


 


mentre l'acqua bolle, tagliare i pomodorini a pezzetti e tritare finemente le erbette e metterli in una ciotola. Chi gradisce, può aggiungere uno spicchio di aglio tagliato a rondelle sottili.


 


A parte, riscaldare a fiamma dolce l'olio con il peperoncino facendo attenzione che la temperatura non diventi troppo alta. L'olio deve essere messo tiepido nella ciotola.


 


Scolare la pasta al dente, versarla subito nella ciotola con le erbe i i pomodori, aggiungere l'olio e girare velocemente.


 


Il calore della pasta ammorbidirà leggermente i pomodori e sprigionerà il gusto fantastico di questa pasta.


 

giovedì 11 ottobre 2012

Festival dell'Oriente - Carrara 1-4 novembre 2012

Il più ricco e grande evento dedicato all'oriente e alle discipline naturali si svolge al complesso fieristico Carrarafiere a Carrara, dal 1 al 4 novembre.


Yoga, cerimonie tradizionali, workshop, seminari, convegni, mercatini: tutto questo e moltissimo altro vi aspettano a questo imperdibile "tour" dell'oriente.


 


Per maggiori informazioni:   http://festivaldelloriente.net/


 


festival dell'oriente 2012

martedì 9 ottobre 2012

Gnocchi con crema di topinambur

grnocchi con crema di topinambur


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


Adoriamo i topinambur, questi gustosi tuberi dal sapore avvolgente e dalle mille virtù salutari.


Stavolta, volevamo fare qualcosa di particolare e ci siamo messi alla ricerca di una ricetta che unisse due tuberi: patate e topinambur.


Così, abbiamo trovato sul blog Ribes e Cannella gli gnocchi con crema di topinambur, che abbiamo leggerissimamente riadattato per i nostri gusti.


Ingredienti per 4 persone:



  • 600/700 grammi di gnocchi di patate. Se non si ha il tempo di prepararli, è bene accertarsi di acquistarli freschi e fatti con patate (no fiocchi di patate)

  • 500 grammi di topinambur

  • 1 cipolla, aglio, peperoncino, erba cipollina

  • brodo vegetale

  • olio

  • sale e pepe


Procedimento:



  • soffriggere a fiamma dolce la cipolla con l'aglio e il peperoncino in poco olio e sale

  • aggiungere i topinambur sbucciati e tagliati a dadini, lasciarli aromatizzare

  • aggiungere il brodo vegetale e cuocere per 30 minuti circa, o fin quando il topinambur non risulti morbido

  • frullare il i topinambur fino ad ottenere una crema, se necessario aggiungere del brodo caldo se troppo asciutta o far asciugare sul fuoco se troppo brodosa

  • cuocere gli gnocchi in acqua bollente: quando affiorano recuperarli con la schiumarola

  • saltare per pochi istanti gli gnocchi nella crema, facendo attenzione che non asciughino troppo

  • servirli nei piatti, aggiungere pepe e erba cipollina sminuzzata e se vi piace un filo di olio a crudo


 


Note:



  • La ricetta è molto nutriente e saziante, consideratelo quindi come piatto unico con un antipasto di verdure crude.

  • il sapore può risultare leggermente dolce: aggiustare con peperoncino e erbe aromatiche se si vuole un gusto più forte.

lunedì 8 ottobre 2012

Diario di un orto maldestro - Autunno 2012

Dopo l'inverno anomalo, ci voleva la torrida estate a sterminare definitivamente il mio orto maldestro.


Il caldo terribile e l'impianto di irrigazione con gli augelli calcificati hanno contribuito a sfoltire il mio parco piante. Con rammarico, devo ammettere che anche in questo caso "less is more".


L'estate infuocata ha praticamente fatto piazza pulita di vasi e vasettini vari, lasciando spazio solo ai vasconi da 50 litri e al loro lussureggiante contenuto: peperoni, peperoncini supertardivi, prezzemolo e tanto, ma proprio tanto basilico.


La mia pianificazione autunnale sarà molto scarna. Ho intenzione di:


- tenere solo vasconi, pochi ma buoni


- seminare spinaci, lattuga e rucola per l'inverno


- interrare tuberi quali topinambur, patate e zenzero


- fare la rotazione anche nei vasi :-D


 


Per fortuna, per dare un poco di brio a questa sobrietà balconifera, abbiamo finalmente a disposizione quei 20 mq di terra del giardino della suocera che ci permetteranno di sperimentare in pieno campo.


Ecco quindi che domenica, incorociando le dita per l'esito incerto dato il grave ritardo dell'inizio lavori, abbiamo comprato qualche piantina già pronta (perdonateci, siamo ancora alle primissime armi) e trapiantata in una terra molto ricca, ben lavorata e idratata.


Cipolline, insalatina da taglio, finocchi, broccoli romaneschi, due aromatiche.


Non molto ma sufficiente per iniziare gli esperimenti di concimazione e profilassi bio.


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sabato 6 ottobre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 42

Asciuga i panni all’aria e al sole. L’asciugabiancheria è un mostro succhia denaro e impedisce ai capi di assorbire l’energia vibrante degli elementi della natura.




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venerdì 5 ottobre 2012

TerrAmica - domenica 7 ottobre a Frascati

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DOMENICA 7 Ottobre


Frascati, Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi.


 


"TerrAmica"


Giornata per l'agricoltura sostenibile e solidale ed ... altro pensiero.


                                                                


Ore 10:00: testimonianze dei GAS (gruppi di acquisto solidali) con intervento dell'agronomo Leandro Orlandi.


 


Ore 11:00: conferenza di MAURIZIO PALLANTE sulla "DECRESCITA FELICE".


 (Maurizio Pallante, scrittore ed esperto sui temi dello sviluppo, è il fondatore in Italia del Movimento della Decrescita Felice).


 


Pausa con eventuale degustazione di prodotti enogastronomici.


 


Ore 15:00: Teatro con lo spettacolo "Il Minestrone" di Arianna Burattini.


 


A seguire: Omaggio a Gianni Rodari con:


 


Spettacolo musicale e presentazione del libro:"L'Orecchio Verde di Gianni Rodari" di Stefano Panzarasa (complesso musicale "Insalata sbagliata") con l'intervento di Vito Consoli ( Agenzia regionale Parchi ).


 


Testimonianza di Maria Teresa Ferretti, moglie di Gianni Rodari.


 


Coordina la manifestazione Enrico Del Vescovo, presidente di ITALIA NOSTRA Castelli Romani.


 


Ingresso libero.


 


Manifestazione promossa da ITALIA NOSTRA Castelli Romani ed Alternativ@Mente, www.alternativamente.info, 3331135131.




Questa è la locandina:


http://www.alternativamente.info/images/stories/locandine/terramica.jpg


 





Vermicelli con limone e olive

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Questa ricetta è stata rubata su qualche sito online, appena trovo il link ve lo posto per onestà culinaria!


In ogni caso, l'abbiamo rivisitata perchè i limoni erano davvero troppi.


La pasta che possiamo usare sono vermicelli o pici di sola acqua e farina, per adattare la ricetta alla cucina vegan.


Altrimenti, per i vegetariani, si possono usare le fettuccine all'uovo strette.


 


 


 


Ingredienti per 4 persone:



  • 500 grammi di pasta fresca

  • 1 limone non trattato

  • olive verdi denocciolate e dissalate

  • panna vegetale

  • erba cipollina

  • olio

  • sale e pepe


Procedimento:



  • mettere una pentola con abbondante acqua sul fuoco

  • riscaldare in una padella le olive tagliate a pezzetti con due cucchiai di olio

  • aggiungere la panna e cuocere per due-tre minuti

  • aggiungere il succo di mezzo limone al composto e mescolare

  • versare la pasta nell'acqua bollente e salata, e portarla a cottura come da indicazioni

  • scolare la pasta e saltarla nella padella, aggiungere la scorza grattugiata di un limone (solo la parte gialla, mi raccomando)

  • servire aggiungendo pepe ed erba cipollina


 


Un sapore insolito, delicato, e un piatto pronto in pochissimi minuti!

martedì 2 ottobre 2012

Città dei semplici - Roma 5,6 e 7 ottobre

Segnalo con estremo piacere l'evento Città dei semplici, mostra del sapere e dei prodotti erboristici.

La manifestazione, che si svolge nella meravigliosa cornice dell'Orto botanico, è al sedicesimo appuntamento e avrà l'obiettivo di " promuovere e diffondere la cultura delle erbe, della salute e del benessere, attraverso i rimedi e l’uso dei prodotti che derivano dalle piante e da ciò che la natura mette a nostra disposizione."


 


Il sito dell'evento è:


www.cittadeisemplici.it/


 


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lunedì 1 ottobre 2012

Il discreto fascino del decluttering

Stanotte ho avuto un incubo: le centinaia di oggetti che invadono la mia casa, le migliaia di libri e tesine che spuntano da ogni dove, venivano inesorabilmente tritati da un gigantesco vortice che era dietro il divano del soggiorno. Io cercavo disperatamente di salvare il salvabile, ma tutto, proprio tutto veniva inghiottito e reso "inerme" da questo mostro contro il quale nulla si poteva.


Sono molte le spiegazioni che posso dare a questo sogno, in primis la reale quantità di oggetti e libri che abbiamo in casa. Poi, sicuramente hanno influenzato la lettura di un libro e la visione sporadica di una trasmissione tv Sepolti in casa, dove i protagonisti vivono in abitazioni deliranti e strabordanti di oggetti.


Ho iniziato da un po' di tempo a fare pulizie e spazio in casa, ma è sempre molto difficile decidere di buttare oggetti costosi, così ho scelto le vie più lunghe ma più efficaci: vendere il vendibile e regalare a chi ne farà buon uso. E questo, ovviamente, rallenta la mia smania di far piazza pulita, cioè fare "decluttering"


Il decluttering è una pratica molto più semplice di quanto il nome difficile possa far sembrare: si tratta di svuotare le stanze, gli uffici, anche le macchine di tutto il ciarpame o l'oggettistica superflui che ci tolgono spazio, aria, energie.


Che senso ha avere a disposizione una stanza di 30 metri quadrati quando lo spazio calpestabile/respirabile/agibile si riduce a molto meno della metà?


Iniziando in maniera sistematica e ordinata, si riesce pian piano a ridare aria e luce agli ambienti in cui viviamo, e inoltre il doloroso fatto di aver buttato/regalato/svenduto decine e decine di oggetti potrebbe rendere i nostri futuri acquisti più consapevoli. Chi comprerebbe qualcosa sapendo che la stessa cosa ha terminato il suo ciclo di vita presso le nostre abitazioni praticamente inutilizzata?


 


Come dicevo, ho iniziato da un paio di mesi, molto lentamente e dolorosamente. Ho scovato indumenti che non indossavo da almeno 6 anni, alcuni inindossabili per limiti di taglia, altri per palese obsolescenza (maglie e pigiami di 20 anni fa) o usura. Ho trovato chili e chili di brochures di fiere, convegni, eventi risalenti al 2009: mai usati e anche poco interessanti!


Ho ritrovato strumenti preziosi che cercavo da moltissimo tempo, ma anche cianfrusaglie delle quali avevo ormai dimenticato la presenza.


Quanti soldi sprecati inutilmente? Quanta polvere ho respirato? Quanto spazio rubato?


E' duro fare decluttering, mette a dura prova il sistema di credenze consumistiche che ci creiamo, rivelando che spesso acquistiamo in preda a impulsi incoscienti e poco previdenti.


E' così che ritorniamo al mio incubo, che adesso vedo sotto una luce diversa: l'accumulo di roba mi impedisce di utilizzare anche i pochi oggetti che mi sono necessari (vedi la borsa con i documenti o il pc) e rende la mia vita un vortice caotico di tanti oggetti e poche idee.


 


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Per approfondire: Guida decluttering


                          minimoblog

lunedì 24 settembre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 41

Tubetto del dentifricio –istruzioni per l’uso: usa una minima dose di pasta/gel, spremi il tubetto fino alla fine partendo rigorosamente dal basso e salendo, e quando credi di averne terminato il contenuto, continua a spremere facendo pressione sulla base. Ti accorgerai che dentro c’è ancora prodotto per un’altra settimana. Inoltre, taglia il tubo quasi sotto la base e usa quello che non sei riuscito a spremere: raddoppierai i tempi di acquisto!




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mercoledì 19 settembre 2012

Lo strano caso della spesa senza il coupon

Un nuovo problema serpeggia tra le fila dei consumatori che guardano Real Time: dopo i dubbi su come vestirsi, le agosce su come "dipingere la propria vita" o i dilemmi culinari sui pasti all'italiana (?) di un americano obeso, adesso il popolo della Tv insorge davanti a un'ingiustizia insopportabile.


La benzina a due euro?


Il costo esorbitante dei libri di scuola?


I mezzi pubblici allo sbando?


Queste, in confronto, sono bazzecole; la situazione è grave, la democrazia è compromessa, la gente scende in piazza... VOGLIAMO I COUPON sconto come negli USA!!!


Contagiati dalle sirene della divertente serie tv, i consumatori italiani probabilmente non hanno fatto i conti con "qualche" "piccolo" dettaglio:



  • i coupon sconto ti consentono di comprare solo i prodotti da essi segnalati. Non importa se tu hai sempre mangiato pane di segale integrale dell'Himalaya, se vuoi lo sconto dovrai mangiare per mesi il il frollino con panna di sorcio.  Cosa significa questo? Il coupon sconto ti priva della libertà di scegliere tra i tanti prodotti proprio quello che fa per te, indirizzando i tuoi acquisti verso un prodotto poco venduto o con un'eccessiva quantità di scorte da smaltire.

  • i coupon ti fanno accumulare quantità di merce che consumerai in mesi o in anni. Cosa significa? Significa che i supermercati incassano, liberano i magazzini dalle scorte e li riempiono di altra merce che farà loro guadagnare denaro, e che tu riempirai spazio pagato un tanto al metro quadro per stipare merce in quantità eccessiva. In pratica, il magazzino con le scorte te lo fai tu e fai risparmiare la GDO. E poi, rischi anche che i prodotti scadano...

  • i coupon fidelizzano il consumatore, inducendolo in futuro a dipendere da essi. Ecco quindi che si perde il valore di mercato di un prodotto. Se lo trovo a un euro, perchè poi lo dovrei comprare a 3?

  • i coupon ti inducono a fare la spesa nei supermercati, e il 95% di essi riguarda prodotti confezionati. E l'educazione alimentare e la salute vanno nel dimenticatoio... PErchè comprare cibo fresco quando con pochi centesimi si possono acquistare pasti precotti o cibi confezionati secoli fa?

  • quando vai a fare spesa con i coupon la realtà non è quella vista in tv. Se vai in un ipermercato difficilmente ti atterrai alla lista della spesa con i coupon, e di sicuro acquisterai dell'altro. Vanificando spesso gli sconti accumulati e consumando carburante che potevi evitare passando dal fruttivendolo sotto casa

  • i coupon uccidono le piccole realtà: nessun negozio di quartiere può permettersi quei prezzi e alla lunga potrebbe chiudere, dando ancor più via libera alla GDO e allo schiavismo alimentare.


 


Sia chiaro, utilizzare uno sconto per un prodotto che usiamo abitualmente o approfittare di un'offerta non è il male in assoluto: con questi chiari di luna (e di portafogli) sarebbe autodistruttivo non approfittarne.


Il problema è un altro, e cioè che dovremmo veramente fare un saltà di qualità e pensare oltre questi che sono dei palesi specchietti per allodole.


Ho scritto in diversi post di questo blog di come ci possiamo permettere, in questi tempi di crisi, una sana ed economica alimentazione. Basta eliminare il superfluo (=leggasi dannoso) e dedicare qualche minuto del nostro tempo ad acquisti consapevoli e con i coupon potremmo tranquillamente alimentare la nostra stufa a gas!


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domenica 16 settembre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 40

Svuota i tuoi indirizzi di posta elettronica regolarmente. Non ce ne rendiamo conto ma tenere spam o vecchie email sui server costa denaro e risorse.




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giovedì 13 settembre 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 39

Succhi di frutta confezionati? Molto meglio farli in casa, spremendo e frullando frutta fresca e matura. Ridurrai notevolmente la quantità di plastica o tetrapak da gettare nei cassonetti.




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domenica 9 settembre 2012

Diario di Gaia

Data: quattromiliardiseicentomilionesima circa rotazione intorno all'astro di fuoco, periodo astronomico prossimo all'equinozio d'autunno.


Fra poche rotazioni sul mio asse inizierà il periodo che gli umani di una delle mie metà chiamano autunno, e nel quale la terra inizierà a far tesoro dei baci ardenti che il sole le ha generosamente regalato e a prepararsi per il meritato riposo.


Pochi respiri fa ho avuto una strana visione: un animale femmina della specie umana ha cercato di immedesimarsi in me e provare a capire quello che passa per le fronde dei miei alberi. Tentativo ambizioso il suo, ma lasciamola fare, ho abbastanza anzianità di servizio alle mie spalle per poter sopportare questa intrusione.


Mi sento strana, mi guardo allo specchio e mi vedo ogni giorno più spelacchiata, disidratata, con un velo di smog sulla pelle. Ne ho passate di peggio, la mia infanzia è stata scoppiettante, la mia adolescenza caustica, e ho vissuto per millenni con uno spesso cappotto di ghiaccio in compagnia di un esiguo numero di esseri viventi.


Mi piace la compagnia, è un dare e ricevere reciproco: amo ogni stelo/pelo d'erba che cresce sul mio corpo, ogni albero/capello che prospera sul mio terroso cuoio capelluto, ogni organismo che respira e si nutre/mi nutre dell'energia del cosmo e dei miei frutti.


Non amo però che coloro che colonizzano le pieghe della mia pelle si prendano certe libertà non autorizzate: perchè stanno strappando la mia erba, estirpando con tenaglie i miei denti di roccia, prendendo il mio scalpo verde? Perchè in nome di un concetto astratto, il "progresso", vogliono distruggere la mia pluri-pluri-pluri millenaria manifestazione fisica e ricostruirla senza interpellarmi?


Questa specie inizia ad essere più fastidiosa di un'invasione epidemica di pulci e pidocchi, più dannosa di una letale peste bubbonica, più stupida di quei burloni a due teste di stxyumpyx che mi sono premurata di estinguere eoni orsono.


Non c'è molto scambio con questi esseri, di sicuro il loro dare è infinitamente minore rispetto a quello che si prendono da me, sottraendolo senza chiedere e nemmeno ringraziare.


E poi... Parlano parlano parlano, e quando non parlano infastidiscono il mio cervello e le mie orecchie con miliardi di onde modulate che contengono minchiate; si eccitano davanti a un vetro che consente loro di vedere i loro pari nudi o in atteggiamenti equivoci, o si esaltano davanti a loro simili abbigliati in maniera grottesca e artigli artificiali ai piedi che corrono senza sosta appresso a un pomo artificiale.


Parlano di spread, di utili, di bond, di concessioni minerarie, di privatizzazione delle mie risorse... Se non fossi io il mondo ospitante, chiederei loro "Ma in che mondo vivete? Non sapete che questa è casa mia?"


Che strani esseri, cosa mai sarà andato male nella loro evoluzione al punto da causare una simile mostruosità genetica?


Cosa avrò mai fatto di male nei confronti del Padre Universo da meritare una simile punizione?


Sono all'inferno? Sono in purgatorio?


Di certo Sono in grado di scrollarmeli di dosso con poche scrollate di spalle, un paio di eruzioni di bile rosso fuoco, qualche pioggerella insistente.


Mah... staremo a vedere!


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(...continua)


 


 


 


 


 

giovedì 6 settembre 2012

La donna e il ciclo mestruale

Da anni era annunciata sul mercato la temibile pillola anticoncezionale NO-STOP, che consente a noi donne di evitare per mesi il ciclo o di programmarlo quando più ci fa  comodo.


Finalmente, dopo millenni di evoluzione che ci ha portate ad avere un meccanismo ormonale talmente perfetto da garantirci il benessere e la continuazione della specie, possiamo finalmente liberarci da quello che la società moderna considera un inutile, fastidioso, improduttivo fardello.


Al posto del meraviglioso alternarsi di infinitesimali quantità di progesterone, estrogeni, e mille altre complesse sintesi, una miracolosa pillola ricca di ormoni sintetici appiattirà una volta per tutte il processo di rinnovamento mensile che la natura ci ha regalato millenni orsono.


Il ciclo è considerato dalla nostra società qualcosa di eliminabile, una "malattia" che ci rende schiave di atroci dolori, indisposizioni (e quindi giorni passati lontano dai rispettivi lavori) e sbalzi ormonali. E' giusto quindi che molte donne, influenzate dalla pubblica opinione, attendano con ansia di liberarsi da cotanto orrore.


Ma se riuscissimo a fermarci un attimo e a scendere da questa assurda giostra che considera ogni segnale del corpo una malattia, ci renderemmo conto in un baleno che i 28 giorni circa del ciclo mestruale costituiscono una fonte inesauribile di ricchezza.


Ci siamo allontanate così tanto dalla natura da considerare "normale" essere in una sorta di menopausa artificiale provocata dagli ormoni e "anormale" vibrare alle fasi del nostro ciclo. Consideriamo malattia il sacrosanto bisogno di trascorrere quei due o tre giorni di flusso mestruale in totale riposo e, perchè no, meditazione e preparazione al cambiamento. Preferiamo barattare l'ascolto profondo del corpo con un'ora di palestra o una serata tra amici, imbottendoci di farmaci per non sentire le grida dell'organismo che ci implora di fermarci a rifletterci.


Il ciclo mestruale ci lega alla terra, ci dona gemme preziose che noi buttiamo nel cassonetto dell'indifferenziata preferendo gli agi della tecnologica vita moderna che soffoca ogni sensazione che non sia quella provocata dai bisogni indotti dalla pubblicità e dall'opinionista di turno.


Il ciclo mestruale è vita, morte e rinascita. E' fonte di creatività, introspezione, comunione e amore.


Vale davvero la pena rinunciarci?


 


Per approfondire:


 


Luna Rossa - Miranda Gray


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28 giorni - Gabrielle Litcherman


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Donne che corrono coi lupi -  Clarissa Pinkola Estés


 


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Fonti dalle quali ho preso "spunto":


http://www.alfemminile.com/benessere-salute-benessere/pillola-no-stop-ciclo-decidere-quando-averlo-n197698.html


http://www.pianetamamma.it/rimanere-incinta/sessualita-e-corpo/pillola-no-stop-cosi-scegli-quando-avere-il-ciclo.html

martedì 4 settembre 2012

Depurare l'organismo: qualche dritta per evitare salassi

Ho visto di recente la pubblicità di un cofanetto che, alla modica cifra di 27 euro circa, garantisce un programma di depurazione e drenaggio dell'organismo in soli tre giorni. Con soli 9 euro al giorno e un fine settimana lungo, e solo il cielo sa quante pasticche/polveri/ealtreamenità, saremo finalmente liberi dalle scorie accumulate in tre mesi e passa di stravizi estivi.


Al che vi chiedo: credete davvero che sia possibile?


Il corpo umano è una fonte quasi inesauribile di sorprese, è vero, ma al solo pensare che abbia la capacità fulminante di drenare scorie e stravizi in soli tre giorni, la mia mente viene assalita da VannaMarchiane reminescenze e da sssìollipantcia miracolabili.


Ci piacerebbe, è vero, avere una gomma magica che cancella dall'organismo tutto quello che non ci piace, ma siccome non esiste e non esiste nemmeno l'erba miracolosa, la via della depurazione sarà più lunga ma non così difficile come si potrebbe pensare.


Basta, come sempre, avere un minimo di buonsenso:



  • evitare per un mese cibi fritti o troppo grassi

  • evitare per un mese l'alcool

  • consumare grandi quantità di frutta e verdura e modiche quantità di proteine animali

  • bere acqua e centrifugati naturali lontano dai pasti

  • bere acqua tiepida e limone a digiuno


Non è tutto, naturalmente, ma quasi.


In questo modo avremo il vantaggio di far respirare/riposare gli organi, di disintossicarli e di non spendere un soldo in più di quanto spendiamo per mangiare.


Chi poi volesse accellerare i processi di depurazione, ha a disposizione un grandissimo numero di fitoterapici adatti a tutte le esigenze.


 

mercoledì 29 agosto 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 38

Vuoi un antizanzare assolutamente naturale? Imbevi un batuffolo di cotone con poche gocce di olio essenziale di menta, citronella, geranio eucalipto o lavanda (o una combinazione di questi) e mettilo nelle stanze da letto. Le zanzare considerano molto sgradevoli questi aromi e ti lasceranno in pace!


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martedì 28 agosto 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 37

In ufficio, condividi con i colleghi la cancelleria. Non serve avere dieci spillatrici, dieci evidenziatori, dieci stampanti o dieci forbici. Un kit per tutti è più che sufficiente, basta rimettere a posto le cose dopo averle usate.




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mercoledì 22 agosto 2012

Un'estate all'Ikea

Quest'estate Roma non si è svuotata nemmeno nella settimana di ferragosto, periodo classico di fuga dalle città. In compenso, i parcheggi dei centri commerciali erano talmente pieni da costringere chi avesse avuto il malaugurato bisogno di frequentarli urgentemente dopo un viaggio durato 36 ore a parcheggiare direttamente sotto casa.


Intere famiglie alle quali mancava solo sdraio e ombrellone per completare l'aria vacanziera bivaccavano in queste aree artificiali tentando di surrogare una vacanza che, a mio avviso, sarebbe costata molto meno della frequentazione di questi luoghi. Perchè se è vero che ahimè non ci sono più soldi per le ferie, è altrettanto vero che stare ore e ore (con i bambini) in un posto dove stimoli e tentazioni sono all'ordine del... minuto, poco non costa allo sventato avventore.


Una consumazione, un piccolo pasto, degli snack per i più piccoli, un gioco alle macchinette o un giocattolo nei negozi... tutto questo porta tranquillamente a un notevole esborso di denaro in una sola giornata di "fresco gratuito" o in due ore. La prossima volta che qualcuno va a svernare in questi luoghi, sarebbe opportuno che conservasse tutti gli scontrini per poi trarre le proprie conclusioni a fine giornata.


E pensare che Roma, più di moltissimi altri luoghi, offre la possibilità di passare l'estate in città a costi bassissimi. Abbiamo il mare a 30 km, laghi a nord e a sud, montagne a nord e a est, colli e colline ovunque, prati e boschi sparsi qua e là. E ancora pinete, paesini storici e monumenti fantastici.


Cosa c'è di più rinfrescante di un bel picnic in un bosco? O di momenti di assoluto relax sulle spiagge dei laghi?


Come dite, la benzina costa? Costa anche gironzolare annoiati da Ikea per ore, in attesa di consumare un pasto alla mensa dall'economico prezzo di minimo 5 euri a cranio: moltiplicato 4, hai il carburante giusto per arrivare al e tornare due volte dal mare.


Che cosa dona, in termini di riposo, relax e esperienze gratificanti un'estate passata all'Ikea? Che aria buona si respira in un ambiente a condizionamento forzato e con illuminazione artificiale? Perchè tediare il prossimo che va lì per acquistare con i capricci dei vostri bambini che giustamente si annoiano più di voi in questi "paradisi" artificiali?


E poi, per quale motivo ritenete opportuno far pattinare, andare sullo skate o in bici i vostri graziosi pargoli dentro queste strutture?


 


Fatevi un favore, fate un favore ai vostri figli, fate un favore al mondo: svegliatevi e riprendete contatto con la natura!


 


 


 


 


Ps: la foto del parcheggio è puramente indicativa, è un esempio calzante della situazione al 14 agosto ;-)


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venerdì 27 luglio 2012

Buone Vacanze!

Il blog e la sottoscritta si prendono una pausa estiva.


A fine agosto ritorneremo, nel frattempo vi lascio questa piccola poesia scritta da una persona speciale :-D


 


Vorrei essere un prato


da piedi di bimbo accarezzato


da mille fiori colorato


dalle stagioni trasformato.


Vorrei essere un prato


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lunedì 23 luglio 2012

Cocomero, il jolly dell'estate

Ispirata dal primo vero cocomero buono degli ultimi 5 anni, mangiato in una afosa serata estiva, ho deciso di buttar giù due righe su questo delizioso frutto che tanto allieta le nostre estati.


Innanzitutto, ci tengo a fare una premessa: in italiano si chiama cocomero, e che il termine anguria che ora va tanto di moda sembra sia un'espressione dialettale di alcune regioni.


Il cocomero è, come tante altre piante, frutto delle mille contaminazioni culturali che si sono succedute nella storia dell'umanità grazie a migrazioni o a causa dei invasioni.


Entra in Europa intorno all'anno 1000, e attraversa la storia per arrivare a noi in tutta la sua bontà.


Come tutte le coltivazioni, ahimè, anche il cocomero si è ormai omologato su quelle quattro/cinque varietà che tutti conoscono e acquistano in esclusiva: è un peccato, perchè alcuni tipi di questo frutto che venivano coltivati nelle varie regioni d'Italia ci avrebbero dato delle buonissime soddisfazioni (se vuoi, leggi questo articolo --> clicca qui)


Dopo essermi gustata un bel pezzone del caro vecchio cocomero che ha accompagnato la mia infanzia, ho scoperto che anch'esso è una varietà americana che evidentemente ha iniziato a prender piede minimo 40 anni fa: parliamo del Crimson Sweet, un frutto tondeggiante che può superare con tranquillità i 20 kg di peso e che, se maturo al punto giusto, è un'esplosione croccante di bontà.


Il Crimson Sweet, nonostante sia una cultivar diffusa, è più difficile da trovare rispetto ai cocomeri di tipo Dumara (quelli allungati per intenderci) o a quegli orrori baby e precoci che non mangerò mai nemmeno sotto tortura ;-)


Le proprietà nutrizionali del cocomero lo rendono una "fabbrica" di bellezza e di salute:


con una percentuale di acqua elevatissima (95%) e una buona quantità di fibre (dovuto anche al fatto che non ci vuole nulla a mangiarne un kg) , ci aiuta a nutrire e dissetare le cellule del nostro organismo e a spazzare via le tossine che si accumulano nell'intestino; ovviamente le proprietà diuretiche del frutto sono conosciute da tutti, e l'effetto depurativo che ha è ben sentito da chi lo consuma abitualmente. Contengono inoltre una buona quantità di vitamine quali la C, la E, gruppo B, e fitosteroli che lo rendono potenzialmente un frutto anti colesterolo. Anche i minerali non mancano, e sempre considerando la quantità che viene consumata per porzione, il cocomero rappresenta una buona fonte complessiva di vitamine e minerali.


Se vuoi approfondire --> clicca qui


 


Come consumarlo?


Contrariamente a quanto fa la stragrande maggioranza della popolazione, il cocomero (ma anche il melone), va consumato molto lontano dai pasti. Tante persone infatti, pur amandolo riescono a mangiarne piccolissime quantità a causa del gonfiore che esso causa: tutta la frutta, ma ancor di più angurie e meloni, fermenta se consumata a fine pasto e provoca gonfiori addominali, dolori o indigestioni nei casi più gravi.


Particolare attenzione poi dobbiamo farla se decidiamo di consumarlo la sera: sappiamo tutti infatti che, dato l'altissimo contenuto di acqua, rischia di farci passare la notte in passeggiate tra letto e bagno.


Godiamoci quindi con tranquillità e acquolina questo rinfrescante, meraviglioso frutto come sostituto di un pasto, un abbondante merenda, o una colazione alternativa.


Buon cocomero a tutti!!!


Cocomero varietà Crimson Sweet


 

mercoledì 18 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 36

Quando fai il latte di mandorle, puoi usare la polpa per preparare un eccellente e nutriente scrub per il corpo: uniscila a poche gocce di detergente e usala fresca!  Attenzione però: non usarla sul viso se hai la pelle delicata o oleosa




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Autoproduzioni - la farina in casa parte seconda

Alcuni dei post di questo blog sembrano essere degli evergreen. Questo mi fa molto piacere, ma è anche giusto aggiornare le informazioni se queste sono "datate" di quattro anni, come nel caso di questo post:


 


Autoproduzioni - la farina in casa


 


Nel corso di questi anni, oltre alla ditta Agrisan Naturprodukte (quella dalla quale ho acquistato io) e che potete trovare a questo link Agrisan , si sono aggiunte diverse opportunità: facendo una semplice ricerca sul web, potrete trovare mulini per ogni esigenza e per quasi ogni tasca (quelli manuali abbattono notevolmente il costo di acquisto). Si possono trovare delle macina cereali a prezzi di concorrenza anche della ditta Marcato.


Io, naturalmente, essendomi trovata benissimo con il mio, non posso che condividere la mia esperienza più che positiva con la ditta Agrisan; il consiglio che posso dare è quello di fare un piccolo gruppo (famiglia o vicini) per acquistare e condividere l'elettrodomestico, ammortizzare le spese e ottimizzarne l'uso.


 


Per quanto riguarda l'acquisto di cereali integrali, è possibile trovarli nei negozi di alimentazione naturale, supermercati bio o, meglio ancora, raggiungere attraverso i gruppi d'acquisto piccoli produttori che potranno procurarci qualsiasi tipo di cereale, anche quelli meno conosciuti.


 


Resta sempre valido l'avviso di macinare la farina al bisogno per non perdere le vitamine e i nutrienti del chicco intero, e siccome molti mulinetti hanno la possibilità di macinare a varie grandezze (dallo spezzettato ottimo per minestre arriviamo alla farina finissima), potremmo usare i vari "spessori" per fare minestre o pani con grani di cereale, oppure una pasta più grossolana e rustica per fare la pasta e fagioli.


La possibilità di farci la farina in casa ci darà modo di provare tutte le combinazioni possibili di pani, pizze, paste e torte, e di gustare sapori dimenticati dalle nostre papille gustative.


Inoltre, per chi soffre di celiachia o di intolleranza al glutine o anche per chi semplicemente non vuole consumare i soliti cereali, è possibile macinare quinoa, riso, amaranto, miglio o grano saraceno e mescolarli tra loro per avere impasti gluten free a basso costo.


Vale davvero la pena avere questo piccolo elettrodomestico: ci guadagneremo in salute e nel portafogli!


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martedì 17 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 35

“Oggi l’economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili che altri, lavorando a ritmi spaventosi per poterselo permettere, compreranno…” Questa frase di Tiziano Terzani è così lontana dalla tua realtà? Fermati un momento e pensa a quante ore del tuo tempo finiscono in oggetti inutili, dimenticati, superflui.




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lunedì 16 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 34

Se fumi e sei al mare, non gettare le tue cicche in terra: i mozziconi di sigaretta inquinano e impiegano anni a dissolversi, e il cattivo esempio che dai ai tuoi figli con questo gesto rimarrà sempre nel loro … curriculum formativo




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domenica 15 luglio 2012

Vacanze low cost e a km 0

Erano due anni che non andavamo al mare: complice il mio lavoro precario e le aziende che ti cercano solo per sfruttarti nei periodi estivi quando tutti gli altri vanno in ferie, l'anno scorso avevamo saltato la santa vacanza di sole, sabbia e salsedine.


Quest'anno però, siamo riusciti a ritagliarci nove giorni consecutivi, e non ci abbiamo messo molto a decidere quale sarebbe stata la nostra meta: la cara, sempre presente nei miei ricordi casa di  nonna a pochissimi km dal mare.


Un po' per scelta un po' per necessità, il budget di quest'anno era molto ma molto basso: partivamo avvantagiati, è vero... non dovendo pagare le spese di albergo, con un minimo di attenzione ce la saremmo cavata con gli stessi soldi che spendiamo in città per sostentarci abitualmente.


E così, con molta facilità, è stato.


Innanzitutto lasciatemi dire che stare nove giorni senza entrare in un bar per un caffè o qualsiasi altra cosa è possibile. Il caffè ce lo preparavamo in casa con la moka, e la colazione a base di prodotti da forno freschi e tanta frutta non ci ha fatto rimpiangere di certo l'espresso del bar, che peraltro in quell'amena zona d'Italia costa la bellezza di 1 euro. Calcolando una media di due caffè cadauno al giorno, abbiamo risparmiato 36 euro.


Abbiamo poi rinunciato alla comodità di lettino, sdraio e ombrellone forniti dallo stabilimento (insieme alla calda compagnia di tanti vicini e a disposizione giusto lo spazio per muovere i piedi) per andare alla spiaggia libera, dove avevamo la possibilità di scegliere dove piantare il nostro ombrellone e piazzare le nostre due spiaggine ogni mattina e ogni pomeriggio. Poca fatica in più, minima ad esser sinceri, ma maggiore libertà e il risparmio di almeno 14 euro al giorno (126 euro).


Per gli spuntini di metà mattina, una borsa termica e un ghiacciolo ci hanno consentito di portare con noi acqua fresca rigorosamente in vetro a rendere e tanta tanta frutta. Qui il risparmio non riuscirei a quantificarlo, ma allo stabilimento più vicino alla spiaggia libera non abbiamo mai messo piede.


Per i nostri pasti, abbiamo comprato quasi esclusivamente prodotti locali (eccezion fatta per un paio di yogurt e un succo di frutta), freschi, croccantissimi nel caso di frutta e verdura e ovviamente a km zero. Lo stesso dicasi per le bibite, con acqua di una fonte molto vicina al nostro luogo di vacanza e qualche bevanda gassata prodotta nel territorio e fuori dei circuiti delle multinazionali. Moltissimi vegetai, poche proteine animali e addirittura il "brivido" di pescarci la cena (telline). Vino biologico del viticoltore dietro l'angolo e qualche frutto dell'orto di mio zio hanno accompagnato le nostre sedute a tavola.


Nessun pranzo o cena in ristorante, l'unico peccato di gola è stato consumare un gelato in un posto nel quale vale davvero (almeno per noi) la pena andare.


Per i nostri passatempi da spiaggia, abbiamo speso 10 euro in riviste che leggiucchiavamo tra una nuotata e l'altra.


Inoltre, abbiamo imparato la difficile arte della raccolta differenziata: se nel mio quartiere non è ancora arrivata, dove ci trovavamo è fatta con rigore e precisione, e ogni singolo elemento va vagliato attentamente prima di essere gettato nell'apposito contenitore. Sebbene io sia una sostenitrice accanita della differenziata, questi sistemi di raccolta penalizzano eccessivamente il cittadino, che si vede costretto a scandire il passare del tempo con un calendario che comunica quali sono i giorni di ogni tipo di raccolta e che deve far trovare la differenziata più pulita delle stoviglie che ha in casa. Per trovare il buono in tutto, forse lo fanno per stimolare le persone a consumare meno contenitori a perdere.


Anche se è finito questo interessante, riposante e risparmioso periodo, l'esperienza che abbiamo fatto ci ha sicuramente dato un grande insegnamento: si può stare bene (al mare come in montagna come in città) anche senza spendere troppo o sprecare i soldi in poco proficue attitudini. Non saranno contenti ristoratori, intrattenitori e negozianti in generale ma, signore e signori, andare in vacanza tenendo d'occhio il portafogli e l'impatto ambientale è assolutamente possibile.


Buone ferie a tutti!!!

sabato 7 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 33

Vuoi davvero fare la differenza sulla quantità di plastica che consumi? Lavati con il sapone. Il sapone è duraturo, ha pochissimo involucro e ti consentirà di risparmiare  su un considerevole numero di flaconi di bagnoschiuma. Inoltre è economico: una buona saponetta ecobio la paghi circa 2-3 euro.


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venerdì 6 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 32

La salute fisica e psichica di una persona dipendeanche dalle caratteristiche del luogo in cui vive, lavora, dorme. In casa, l'aria può essere inquinata 10 volte più di quella esterna.  Valuta quante fonti di inquinamento hai nei luoghi dove risiedi e inizia ad eliminarle se ti è possibile.


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giovedì 5 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 31

pianta un albero, e se non puoi tieni un piccolo albero da frutto sul balcone: nel tuo piccolo contribuirai ad abbattere l'inquinamento


 


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mercoledì 4 luglio 2012

365 ecopensieri per sopravvivere alla crisi - 30

Informati se nella tua zona è già attivo un GAS (Gruppo di Acquisto), se non lo è, aprirne uno è molto semplice e bastano poche famiglie. Puoi trovare aiuto e idee sul sito www.retegas.org




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Pomodori con riso

 


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I pomodori con il riso sono un tipico piatto della cucina romana, giustamente poi "esportato" in tutte le regioni d'Italia. Piatto semplice, "povero", è però uno dei più gustosi che si possano consumare nella stagione estiva, in quanto va consumato freddo e preferibilmente il giorno dopo averlo preparato.


Attenzione però: non è bene abusare della combinazione pomodoro/carboidrati che a noi tanto piace perchè il pomodoro inattiva l'enzima ptialina rendendo pressochè inassimilabile il carboidrato e il pasto in generale.


Tuttavia, con le debite precauzioni e avendo cura di non mangiarne tutti i giorni, possiamo con gusto tuffarci su questo piatto.


Questa ricetta mi è stata donata da mia nonna, che ai tempi della guerra era proprietaria di una trattoria romana e che ha sempre cucinato divinamente qualsiasi piatto.


La scelta degli ingredienti è fondamentale: non scegliete quei bei pomodori gonfi dal colore arancione ma prediligete invece pomodori più rustici e dal bel colore rosso, così come il riso deve essere di qualità e mai parboiled


 


Ingredienti per 4 persone:



  • 8 pomodori non trattati maturi e interi

  • 8 cucchiai di riso (se volete potete arrivare a 11, vi spiegherò il perchè)

  • 4/7 patate di medie dimensioni

  • abbondante basilico

  • 2 spicchi di aglio

  • olio

  • sale e pepe


Procedimento:



  • dopo averli lavati accuratamente, tagliare la calotta dei pomodori e tenerla da parte

  • con un cucchiaio, svuotare delicatamente i pomodori della polpa facendo attenzione a non bucarli.

  • passare polpa e succo nel passaverdure, condire con olio, sale pepe, basilico e prezzemolo. 

  • mettere il riso nel composto e lasciarlo riposare per due ore circa. Se fa troppo caldo mettetelo in un luogo fresco. Questo passo è fondamentale per far sì che i succhi del pomodoro penetrino nel riso e lo insaporiscano a fondo, se non avete il tempo necessario vi consiglio di rimandare l'esecuzione

  • nel frattempo, dopo aver lavato e pelato le patate, tagliarle a spicchi non troppo grandi o a dadi grossolani, conditele con pochissimo olio e sale

  • mettere riso e sugo nel pomodoro, facendo attenzione a non riempire troppo il pomodoro di riso: deve arrivare a poco più della metà ed essere "brodoso".  Coprire il pomodoro con la sua calotta

  • preriscaldare il forno a 200 gradi

  • disporre i pomodori su una teglia, aggiungere le patate e aggiungere l'eventuale riso avanzato sulla teglia a cucchiaiate tra un pomodoro e l'altro. Se vi piace, si può mettere il riso sopra le patate che diventeranno morbide e gustosissime

  • cuocere per un'ora circa a 200 gradi o fino a quando non verificherete l'avvenuta cottura del riso, che non deve assolutamente scuocere.

  • estrarre dal forno e far raffreddare completamente prima di consumare il piatto. Se resistete aspettate il giorno dopo


 


Buon appetito!!!