giovedì 6 settembre 2012

La donna e il ciclo mestruale

Da anni era annunciata sul mercato la temibile pillola anticoncezionale NO-STOP, che consente a noi donne di evitare per mesi il ciclo o di programmarlo quando più ci fa  comodo.


Finalmente, dopo millenni di evoluzione che ci ha portate ad avere un meccanismo ormonale talmente perfetto da garantirci il benessere e la continuazione della specie, possiamo finalmente liberarci da quello che la società moderna considera un inutile, fastidioso, improduttivo fardello.


Al posto del meraviglioso alternarsi di infinitesimali quantità di progesterone, estrogeni, e mille altre complesse sintesi, una miracolosa pillola ricca di ormoni sintetici appiattirà una volta per tutte il processo di rinnovamento mensile che la natura ci ha regalato millenni orsono.


Il ciclo è considerato dalla nostra società qualcosa di eliminabile, una "malattia" che ci rende schiave di atroci dolori, indisposizioni (e quindi giorni passati lontano dai rispettivi lavori) e sbalzi ormonali. E' giusto quindi che molte donne, influenzate dalla pubblica opinione, attendano con ansia di liberarsi da cotanto orrore.


Ma se riuscissimo a fermarci un attimo e a scendere da questa assurda giostra che considera ogni segnale del corpo una malattia, ci renderemmo conto in un baleno che i 28 giorni circa del ciclo mestruale costituiscono una fonte inesauribile di ricchezza.


Ci siamo allontanate così tanto dalla natura da considerare "normale" essere in una sorta di menopausa artificiale provocata dagli ormoni e "anormale" vibrare alle fasi del nostro ciclo. Consideriamo malattia il sacrosanto bisogno di trascorrere quei due o tre giorni di flusso mestruale in totale riposo e, perchè no, meditazione e preparazione al cambiamento. Preferiamo barattare l'ascolto profondo del corpo con un'ora di palestra o una serata tra amici, imbottendoci di farmaci per non sentire le grida dell'organismo che ci implora di fermarci a rifletterci.


Il ciclo mestruale ci lega alla terra, ci dona gemme preziose che noi buttiamo nel cassonetto dell'indifferenziata preferendo gli agi della tecnologica vita moderna che soffoca ogni sensazione che non sia quella provocata dai bisogni indotti dalla pubblicità e dall'opinionista di turno.


Il ciclo mestruale è vita, morte e rinascita. E' fonte di creatività, introspezione, comunione e amore.


Vale davvero la pena rinunciarci?


 


Per approfondire:


 


Luna Rossa - Miranda Gray


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28 giorni - Gabrielle Litcherman


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Donne che corrono coi lupi -  Clarissa Pinkola Estés


 


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Fonti dalle quali ho preso "spunto":


http://www.alfemminile.com/benessere-salute-benessere/pillola-no-stop-ciclo-decidere-quando-averlo-n197698.html


http://www.pianetamamma.it/rimanere-incinta/sessualita-e-corpo/pillola-no-stop-cosi-scegli-quando-avere-il-ciclo.html

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