lunedì 4 agosto 2008

Frutta - istruzioni per l'uso

Come qualcuno avrà capito, è estate. Cosa c'è di più fresco, dissetante, succulento e gratificante di un bel pasto a base di frutta?

Cosa potrebbe (gelati e porchetta delle varie fiere a parte) invogliarci di più sotto il sole? 

A me viene in mente una mega fettona di anguria, di quelle che non fai in tempo a finirle che subito devi correre alla toilette.

La frutta è un potente disintossicante dell'organismo, talmente forte che se si segue per più giorni una dieta a esclusiva base di frutta si potrebbero avere delle fortissime crisi (esce di tutto, ve lo garantisco) di disintossicazione.

La frutta è un'ottima fonte di fibre, anche se leggermente meno della verdura, fibre che svolgono un'importante funzione di pulizia per il nostro  intestino.

Però la frutta se mangiata in maniera scorretta, può provocare problemi; ecco quindi poche semplicissime regole per sfruttarne appieno tutte le sue proprietà. 

- Mangiarla sempre sola o mezz'ora prima dei pasti: essendo gli zuccheri della frutta disponibili quasi immediatamente, vengono digeriti in mezz'ora. Quando la mangiamo dopo un pasto ricco di amidi, grassi e proteine, la mettiamo in coda ad un processo digestivo che dura oltre 4 ore, incompatibile ovviamente con un alimento che richiede un veloce "smaltimento". Per questo motivo infatti, la frutta inizia a fermentare nello stomaco e provoca gonfiori e gas, ed ecco che nasce il falso mito della frutta che gonfia la pancia

- Mangiare frutta matura, ricca di zuccheri biodisponibili e di tutti i componenti che ne formano il patrimonio biologico (vitamine, sali, minerali); evitare di acquistarla acerba, non è, ovviamente, la stessa cosa.

- Mangiare frutta esclusivamente di stagione, possibilmente locale e a km 0,  e non trattata con procedimenti vari

- Meglio masticare che bere succhi freschi, frullati e spremute: gran parte degli elementi nutritivi se ne vanno nella pattumiera insieme ai residui di quanto spremuto/frullato; evitare ovviamente i succhi industriali, privi di qualsiasi nutriente se non di calorie derivanti dal saccarosio e dagli zuccheri della frutta.

- Evitare di consumare troppi tipi di frutta in uno stesso pasto; se si vuole sostituire un pranzo o una cena, iniziare da quella più acida per terminare con quella più zuccherina. Ad eccezione degli spuntini, mangiarne comunque in abbondanza.

- Evitare però di mangiare tanta frutta se non si è abituati. Un'introduzione eccessiva di zuccheri acqua e in alcuni casi fibre in un organismo disabituato non fa bene e porta a spiacevolissimi mal di pancia se non addirittura attacchi di colite. Iniziare gradualmente per poi arrivare alle quantità desiderate.

- Non eccedere con la frutta troppo zuccherina (è vero che è zucchero prontamente utilizzabile ma se troppo ingrassa), con le banane (troppo potassio sbilancia l'equilibrio sodio/potassio) e con la frutta essiccata (almeno in estate).

- Chi ha il diabete ha ovviamente restrizioni rigorosissime, e deve rivolgersi a persone competenti.

 

 

Occhei, è ora. Vado a mangiarmi la mia fetta di anguria  1032305503.jpg

2 commenti:

  1. Tutto giusto, tranne il fatto che le banane possano sbilanciare l'equilibrio sodio/potassio.
    Generalmente mangiamo un'enormità di sodio (che fa male!) e pochissimo potassio (che invece fa un gran bene!) per cui il 99% delle persone ha troppo sodio e troppo poco potassio.

    Mangiare alimenti ricchi di potassio, come le banane, o la frutta matura in genere, fa un gran bene, altrochè!

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  2. Marco, hai ragione.
    Il problema è che oltre a consumare troppo sodio, ingeriamo poi anche troppo potassio. Ovviamente pensiamo in quel modo di riequilibrare il rapporto, mentre invece facciamo solo danni e basta.
    Se mangiassimo solo cibo genuino non ci sarebbe di sicuro alcun problema a consumare frutta in quantità (fuori pasto :-))

    Grazie per la visita, a presto.

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