martedì 23 febbraio 2010

L'ecologia virtuale

Parliamo spesso di ecologia, è una parola diventata di moda.

Creiamo associazioni, diffondiamo la "parola", cerchiamo di spiegare perchè salvaguardare la terra e le sue risorse è così importante.

Poi, ci perdiamo in un bicchier d'acqua.

Spammando a destra e sinistra centinaia di email o messaggi e intasando le caselle altrui.

In questi giorni mi è capitato di aprire il mio account su Facebook, Ecoarmonie benessere, e di ritrovarmi con 800 email arretrate da leggere. Tutti messaggi inviati da gruppi o persone che si occupano del benessere e della "salvezza del pianeta".

Queste email sono il risultato di un mese di invii effettuati verso una sola persona, non oso pensare al traffico che sarà stato generato in totale.

Per questo motivo, è bene sapere che gestire dei server capaci di contenere tanto spam ha un costo economico in termini di energia, lavoro e materiale occorrente per costruire le apparecchiature. Se parliamo di costi ecologici, tutta l'energia e la materia prima utilizzata per mandare "spam a fin di bene" viene tolta alla terra e, volendo estremizzare, a scopi più seri.

Se poi andiamo a pensare a quale benefico risultato può portare leggere 800 messaggi, per stavolta lasciamo andare.

Spero che l'atteggiamento verso un argomento così importante come la gestione delle risorse della terra sia costantemente coerente, non ha senso sgomitare sui social network per accogliere proseliti se poi ci allontaniamo dal nostro obiettivo.

 

Piccola nota: la posta elettronica di Virgilio è inutilizzabile per lo stesso motivo: ogni giorno arrivano centinaia di messaggi spam che, evidentemente, nessuno è in grado di gestire.

 

 

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