domenica 9 maggio 2010

I Professionisti

C'è una categoria di persone che ha preso piede nella considerazione della gente, chiamata Professionisti. Queste persone, che sono esattamente uguali a tutte le altre, ci guidano nelle nostre scelte quotidiane per le più disparate esigenze grazie alla loro specializzazione. Sono persone come noi, dicevamo, semplicemente più preparate in un determinato campo al quale hanno dedicato ore di studio e di fatica; talvolta, ahimè, possono sbagliare nel darci loro consigli, perchè sono esseri umani perfettibili ma di certo non perfetti.


I nostri nonni non conoscevano questa singolare categoria: i nostri nonni erano meccanici/erboristi/contadini/rudimentali ragionieri/genitori/qualche volta poeti. Non conoscevano la specializzazione loro: quello che c'era da fare si faceva, e con la loro despecializzazione aprivano le loro capacità e la loro inventiva.
La maggior parte di noi, oggi, chiusa per 12-14 ore al giorno in anguste e buie stanze che non fanno areare le nostre cellule cerebrali, riesce in un anno ad avvalersi della conoscenza di tantissimi professionisti:
quello che ci dice come dimagrire
quello che ci dice come muovere il nostro corpo
quello che fa i conti al posto nostro, e magari sbaglia pure la dichiarazione dei redditi
quello che ci suggerisce come andare di corpo
quello che ci consiglia sui nostri acquisti
quello che ci fa fare 10 radiografie in un anno per scoprire che il dolore al gomito era dovuto a un pelo incarnito
quello che i peli, incarniti o no, ce li toglie da corpi e capocce
quelli che ci organizzano i matrimoni, le feste di compleanno, i funerali
quelli che sanno sempre cosa ci passa per la testa
eccetera
eccetera
eccetera.

Il problema non sono queste figure professionali, che anzi se consultate nel modo corretto riescono a darci una grandissima
mano (fatta eccezione per chi fa business sull'aria fritta).
Il problema siamo noi, ormai incapaci di muoverci senza prima aver consultato lo specialista.
Abbiamo spento i cervelli, li abbiamo messi in soffitta insieme a quello A.B.Normal di Frankestein junior, nell'attesa che
qualcuno (magari un professionista ma il più delle volte un Igor del quale è pieno il mondo) lo riconnetta nuovamente a un altro corpo.
Beviamo senza spirito critico tutti i responsi/consigli/suggerimenti che ci vengono dati da queste persone, comprando scorte di yogurt lassativi, pacchi di titoli Modenalat o facendo la nuova ginnastica sui tacchi (minimo 10 cm), convinti che, siccome chi parla ha dei titoli incorniciati e appesi, stiamo facendo solo il nostro bene.

Per una volta, faremmo bene a chiudere occhi e orecchie e ad aprire la nostra mente: sarà sorprendente scoprire che molte risposte le conosciamo già, senza dover consultare quelli che ormai sono gli oracoli del terzo millennio.

2 commenti:

  1. Ma davvero ci sono persone che non muovono un passo senza consultare uno specialista???
    Io non ne conosco poi molte, a dire il vero, e certamente io non faccio parte del gruppo!
    Un abbraccio
    Francesca

    RispondiElimina
  2. Cara Francesca,
    soprattutto in città siamo vittime dell'alone di mistero che circonda queste figure. D'altra parte, stando fuori di casa per 13 ore al giorno, siamo costretti a delegare qualsiasi altra attività che non sia il lavoro a terze parti... purtroppo.

    RispondiElimina