mercoledì 24 novembre 2010

Energia pulita? Non col dottor Scotti

Breve estratto di un post di Beppe Grillo:

"La società "Riso Scotti Energia" è nata per bruciare gli scarti del riso, la cosiddetta "lolla". In tre anni, dal 2007 al 2009, ha bruciato fanghi, cadmio, polveri provenienti dai fumi, arsenico, nichel, piombo. I guadagni erano garantiti dagli incentivi per l'energia rinnovabile, 30 milioni di euro (attraverso il CIP6), dai soldi ricevuti per smaltire rifiuti tossici nocivi delle aziende e dalla vendita dell'impasto residuo come lettiera a allevamenti zootecnici di Lombardia, Piemonte e Veneto."

http://www.beppegrillo.it/2010/11/chi_parla_riso_scotti_energia/index.html

 

Se c'è un potere forte che le persone hanno è quello del consumo. Come ormai tutti sappiamo, negli Stati Uniti le associazioni di consumatori riescono ad ottenere dei risultati decisamente importanti, sebbene spesso siano mal consigliate (insomma, protestare per la carne non è proprio il massimo della salute). Noi in Italia non abbiamo la cultura del consumer power, e soprattutto spesso agiamo da soli ottenendo ben poco.

Ma se c'è qualcosa che dovrebbe unirci tutti è la nostra salute e il nostro portafogli.

La salute perchè l'impianto del "Dottor Scotti" inceneriva sostanze tossiche che poi rivendeva come cibo per animali destinati al consumo umano, il portafogli perchè il suddetto signore si è intascato 30 milioni di euro di contributi statali, pagati cioè con le nostre tasse.

Dietro la bonaria faccia del popolare Gerry, che dona un tocco di affidabilità a questa che è pur sempre un'industria volta al profitto, si nascondeva in realtà un'associazione di persone che, al solito, pensano a gonfiarsi le tasche a scapito dei poveri boccaloni che riempiono i carrelli dei loro prodotti.

La prossima volta che andiamo al supermercato, sarebbe bene pensare a certe cose e documentarci sull'etica delle aziende alle quali diamo fiducia. Come possiamo infatti dar fiducia a chi immette veleno nell'aria?

Per documentarci, utile è il bel libro Guida al Consumo Critico, di Francesco Gesualdi.

 

Ah, la prossima volta che compriamo riso, prendiamolo sfuso al mercato e magari pure un po' integrale.

3 commenti:

  1. è stata una "mazzata" per me leggere quella notizia, visto che bevo il latte di riso della scotti tutte le mattine, perchè è quello più economico e a portata di mano.
    ovviamente non lo ricomprerò più, magari sarà l'incentivo giusto per trovare la voglia e il tempo di autoprodurmi il latte di riso in casa....

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  2. ... e magari compriamolo pure biologico, che anche se Bio il riso rimane comunque un alimento abbastanza economico.
    Hai capito, il caro Dott. Scotti cosa ci combina???
    Un abbraccio
    Francesca

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  3. Ieri sono andata al supermercato a prendere degli infusi, e avevano quasi e solo riso Scotti... Che memoria corta che abbiamo noi italiani...

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