giovedì 21 luglio 2011

Lo scaricabarile è antiecologico

In questi giorni il mio karma mi fa incontrare ripetutamente lo sport preferito dagli italiani, lo Scaricabarile.


Questa oscura e misteriosa pratica, nata forse dall'esempio dato da Ponzio Pilato di mani lavato, è applicata con una assiduità tale che se fosse inserita come risorsa nel Pil dell'Italia ci renderebbe la nazione con la maggiore produttività mondiale.


Quanti di noi hanno perso tempo, soldi e anche la tranquillità mentre, speranzosi di risolvere un problema, ci rivolgevamo invano a sportelli, numeri verdi, indirizzi e santi patroni? Le persone che potrebbero in una manciata di minuti o di ore risolverci un problema più o meno importante, molto spesso per scelta o per obbligo ti rimandano ad un altro sportello, numero di telefono, santo di altra religione. E tu sei lì, in attesa di trovare una soluzione, che inizi a sudare, stai delle ore a girare a vuoto, spendi soldi in telefonate, lettere, e magari anche bustarelle.


Lo scaricabarile è antiecologico per questo motivo. Consuma risorse personali facendo perdere del tempo alla gente (tempo che potrebbe dalle stesse essere usato per fini più alti), consuma risorse condivise (telefonare occupa la rete, mandare una lettera significa far muovere tutto un meccanismo che consuma e inquina), andare di persona risorse condivise (benzina) e personali. Consuma in alcuni casi la salute delle persone, che magari per un disguido o per un lassismo non si vede accreditare la pensione per mesi o che è costretta a pagare bollette stratosferiche uscite dal computer di Topolino, o che peggio ancora non riesce a prenotare una visita che potrebbe salvargli la vita. E gli consuma la pazienza, la serenità, e rovina la giornata. Niente di meno ecologico quindi esiste sulla terra, quando ciò che può essere fatto con poco viene ottenuto con tempi immemori.


 


Pertanto, cari lettori, quando siete di fronte a qualcuno che vi sta facendo uno scaricabarile, DATEGLI IL BARILE IN FACCIA!


Potrebbe rinsavirsi...

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