giovedì 2 giugno 2011

La "moda" del barefooting

Non leggo molto di frequente le riviste femminili, ma ogni volta che ne apro una trovo molteplici spunti per nuovi post.


Il primo dei tanti, e al momento maggiormente privo di senso, è quello trovato su Donna Moderna che tratta della "nuova tendenza" diffusa tra i vips nostrani e oltreoceano del camminare scalzi.


L'articolo ahimè, è abbastanza ricco di notizie superficiali e poca sostanza; non parliamo poi del fatto che il movimento dei barefooter o dei camminatori scalzi ha l'età dell'uomo sulla terra, cioè qualche milione di anni. Ci sembra un'età abbastanza avanzata per avere il coraggio di sostenere che è una moda, come superficialmente fa l'autrice dell'articolo. Un breve richiamo alle tesi di diversi medici secondo i quali indossare scarpe fa male alla nostra colonna e alla nostra struttura muscolo-scheletrica in toto, e via di nuovo verso due pagine che con l'informazione non hanno nulla a che vedere. La chicca finale dello scritto, è data dal fatto che le ultime righe sono dedicate ai tragici inconvenenienti dello sventurato barefooter: pericolo di prendersi il tetano, i funghi, di pestare siringhe o cocci di vetro, di vedere i nostri piedi imbruttirsi e imbarbarirsi day by day. Per non parlare del fatto che, orrore, potrebbero "potenziarsi". Che se qualcuno mi spiega che male c'è a potenziare il nostro corpo forse capisco meglio questo immane pericolo.


Camminare scalzi non è una moda, ma una necessità che tutti gli esseri umani devono tener presente: non ce ne frega nulla dell'attrice che per uno scatto in più farebbe di tutto, non servono a nulla articoletti da quattro soldi... Ci sono fior di studi che comprovano i danni causati da scarpe troppo alte o troppo strette o troppo scarse o troppo e basta; se non crediamo agli studi, guardiamo i nostri piedi e vagliamo lo stato di salute del nostro apparato. Poi, con molta calma, reimpariamo a camminare e facciamolo da scalzi.


Se l'articolo non rende assoluta giustizia alla pratica del camminare scalzi, dobbiamo però sapere che i nostri piedi vengono compressi, deformati, inscatolati in innaturali attrezzi di tortura: li chiamiamo scarpe, ci siamo convinti che senza non potremmo vivere, ma sappiamo bene che per diverse ore al giorno potremmo farne a meno. Non dico sulla metro o in ufficio, ma in casa in palestra o quando andiamo al parco, controlliamo bene la nostra porzione di verde (per evitare gli orrori in agguato) e godiamoci finalmente la terra sotto i piedi!


Link: http://biosipuo.myblog.it/archive/2009/02/16/a-piede-libero2.html


http://www.macrolibrarsi.it/libri/__a-piedi-nudi.php

2 commenti:

  1. Camminare è già di per se una pratica salutistica che consiglio a tutti, non fa bene solo al corpo, ma anche al sistema nervoso, secondo me rilassa e ti fa scaricare tutte le tensioni, ma camminare scalzi.... è a dir poco fantastico!
    Lasciamo perdere le siringhe, il tetano e i funghi, anche mangiare può essere pericoloso, magari ti va qualcosa di traverso e soffochi.
    Camminare scalzi sui sassi, sull'erba, sulla strada, sulla sabbia è davvero emozionante, fa bene alla circolazione e allo spirito. Il contatto con il terreno rafforza il legame con la Madre Terra!
    Ciao Veggie

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  2. Ho letto anch'io lo stesso articolo, e ho alzato gli occhi al cielo. Noi camminiamo scalzi il più possibile, ma ci consideriamo assolutamente una famiglia molto fuori moda.
    Certo, i VIP passano con molta disinvoltura dai piedi scalzi al tacco 12, a seconda di dove tira il vento.
    Ma se il Signore/Madrenatura/Universo ritenevano fondamentali le scarpe, ce le avrebbero date direttamente in dotazione, no?
    Ciaociao Mammatrafficona

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