giovedì 15 dicembre 2011

Il natale della sobrietà - pranzi e cenoni

Una larga fetta delle nostre povere tredicesime finisce nelle nostre bocche durante i dieci giorni scarsi di fasti e bagordi che vanno dal 24 dicembre al primo gennaio.


Per l'occasione, materie prime che fino ai primi di dicembre costavano un tot, triplicano o quintuplicano come per magia il loro prezzo a ridosso delle feste, causando serie emorragie al nostro portafogli; perchè questo aumento? Perchè lo sanno tutti che a Natale dobbiamo mangiare pesce, taluni tagli di carne, quintali di pasta fresca e alcuni prodotti tipici che variano da regione a regione. Ergo, visto che la crisi c'è per tutti, i poveri negozianti/rivenditori all'ingrosso/produttori/allevatori aumentano allo sproposito i prezzi, certi che pur di rispettare la tradizione culinaria delle feste l'italiano impegnerebbe al monte di pietà anche la suocera.


Alzi la mano chi di noi non ha mai visto quintali di avanzi dei sontuosi pasti natalizi finire nell'immondizia, o dimenticati per settimane dentro il frigo. Quanto ci costa questo spreco? Non sembra assurdo spendere cifre considerevoli per poi buttarle nel cassonetto?


Cosa ci costa, inoltre? Non so voi, ma io personalmente dopo ogni pasto delle feste mi sento appesantita come un'oca destinata a "regalare" il foie gras... E' salutare questo?


Per fortuna, non è più tempo di sprechi e di gozzoviglie: è un costume che sta diventando anacronistico, obsoleto. Il nostro natale sobrio sarà diverso, non certo misero nella varietà e nelle (giuste) quantità ma ci offrirà l'occasione di provare una strada insolita, poco battuta dalla folla.


Questi sono alcuni degli step da seguire:



  • spiazziamo i commercianti e compriamo i prodotti di stagione che non sono colpiti dall'aumento festivo. Se proprio vogliamo, c'è tutto l'anno di tempo per mangiare gamberoni, capitoni, arrosti pregiati o carciofi "novelli". I prodotti fuori del "paniere delle feste" ci garantiranno in un attimo un risparmio incredibile, provare per credere.

  • Riduciamo le portate in quantità e numero. Non è necessario proporre quattro antipasti, due primi, tre secondi e quintali di dolci, frutta secca e semi oleosi. Pensiamo al nostro povero tratto gastrointestinale che riuscirà a riaversi da quei terribili pasti solo a primavera inoltrata.

  • portiamo in tavola tanti tanti ortaggi. Sostituiamo i 14 kg cadauno di proteine animali con le decine di varietà di verdure e tuberi che la natura ci offre in questo periodo. Con una fantastica zuppa di castagne e funghi, vedrete che nessuno rimpiangerà i tortellini in brodo. Con uno sformato di patate e verdure, non sarà necessario affettare l'arista al forno. Con questa mossa, guadagneremo in salute e risparmieremo denaro e soprattutto la vita a qualche povero animale.

  • prepariamo in casa i piatti elaborati. Insalata russa, canapè,tortelli, pane,dolcetti... Ci risparmieremo un sacco di conservanti e additivi, che durante queste feste ci vanno ad appesantire oltremodo. Preparare insieme il cibo inoltre può essere un modo più intenso di vivere il natale, anche insieme ai bambini.

  • evitiamo di mangiare quintali di torroni e panettoni a buon mercato tra un pasto e l'altro. Li mangiamo perchè sono lì, perchè costano poco e ci annoiamo a far passare il tempo tra il pranzo e la cena, talmente gonfi da non riuscire a pensare che potremmo farci una bella passeggiata invece di continuare a mangiare... Compriamo un solo panettone, di qualità e fatto da un artigiano di fiducia: costerà un bel pò ma siamo davvero sicuri che sia uno svantaggio?

  • consumiamo prima dei sontuosi pasti verdura cruda (sedani, carote, finocchi, insalate): daranno un tocco di colore e allegria alla tavola senza doverla agghindare con costosi addobbi e ci impediranno di abbuffarci una volta seduti. Inoltre, ci garantiranno quel minimo apporto di vitamine e sali minerali che ammortizzeranno un poco i danni delle abbuffate.


Di idee per pranzi e cene più sobrie ce ne sono molte ancora, tutto sta alla nostra fantasia e alla volontà di rompere schemi consumistici che ormai hanno fatto il loro tempo.


E poi, per una volta, se il Natale è il periodo dell'anno in cui siamo più buoni e caritatevoli, possiamo anche decidere di esserlo veramente e risparmiare la vita a qualche povero animale sacrificale...

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